“Quello che è accaduto in Sicilia è oggetto di approfondimento. Il ministero della Salute, in collaborazione con i Nas, ha avviato un’ispezione iniziata il 23 novembre e che dovrebbe concludersi tra oggi e domani. Aspettiamo quelle valutazioni ma ribadiamo che i cittadini devono avere fiducia totale nelle istituzioni. I dati devono essere rigorosi e trasparenti”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, durante il question time alla Camera rispondendo ad un’interrogazione sul caso Sicilia, dove ci sarebbero discrepanze tra i posti letto Covid disponibili e quelli comunicati dalla regione.
Il pool di inchiesta sulla sanità ha mosso i primi passi lunedì, all’ospedale San Marco di Catania, dove è cominciata l’operazione-verità predisposta del Ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’audio scandalo del dirigente Mario La Rocca e le proteste del Cimo, il sindacato dei medici ospedalieri, che ha rivisto al ribasso i numeri dei posti-letto in Terapia intensiva comunicati dalla Regione. La Sicilia è una delle pochissime al di sotto della soglia critica, fissata al 30% della saturazione (ma per la classificazione del rischio vengono utilizzati 21 parametri). Per indagare sulla trasparenza dei dati, è impegnata una commissione di cinque persone, con a capo il medico Maria Grazia Laganà, ex parlamentare e vedova del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno, ucciso in un agguato. Al suo fianco Simona Carbone, dirigente del ministero della Salute, e altri tre ispettori.
Dopo la visita al San Marco, dove l’assessorato alla Salute ha dichiarato 28 posti letto per i malati Covid (il nosocomio, nel nuovo piano dell’assessore, è considerato un hub al pari del “Cervello” di Palermo), il pool si è spostato all’ospedale Garibaldi, prima di trasferirsi nell’Ennese, dove il Cimo ha evidenziato la prima discrasia fra dati comunicati (23 posti) e dati reali (8: di cui un paio a Piazza Armerina). I sopralluoghi sono andati avanti al Civico di Palermo, dove gli 007 sono stati accolti dal direttore generale Coletti, prima di fare un salto nei reparti di Rianimazione e Pronto Soccorso. Presenti anche i Nas. Poi il blitz è proseguito al “Cervello” e a Partinico.
I numeri di martedì in Sicilia
Sono 1.317 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 11.433 tamponi effettuati; 47 i decessi, che portano il totale a 1.322. Con i nuovi casi salgono a 38.320 gli attuali positivi con un incremento di 121.
Di questi 1.824 sono i ricoverati, 20 in meno rispetto a ieri: 1.574 in regime ordinario e 250 in terapia intensiva, 7 in più rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 36.496. I guariti sono 1.149. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 328, Catania 330, Messina: 64, Ragusa 88, Trapani 158, Siracusa 65, Agrigento 71, Caltanissetta 43, Enna 170.
I numeri di mercoledì in Italia
Sono 25.853 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute. I morti sono 722, mentre i pazienti ricoverati in terapia intensiva passano dai 3.816 di ieri ai 3.848 di oggi, con un aumento di 32. I tamponi effettuati sono stati 230.007, con un rapporto sui positivi pari a 11,24%. Per il secondo giorno consecutivo sono in calo i pazienti ricoverati con sintomi, che sono passati dai 34.577 di ieri ai 34.313 di oggi (-264). In calo anche il numero degli attualmente positivi (-6.689), risultato dell’aumento dei dimessi o guariti che in 24 ore sono stati 31.819. La regione con il maggior numero di nuovi casi è la Lombardia (+5.173), seguita da Piemonte (+2.878) e Campania (+2.815). Quella con il minor numero di nuovi casi è invece la Valle d’Aosta che ne registra appena 27.