Dio non voglia che mai nessuno dichiari guerra all’Italia. Sarebbe una tragedia. Dio ce ne scampi.
Il secondo giorno saremmo tutti sui balconi a cantare Fratelli d’Italia, Il cielo è sempre più blu e Notti magiche.
Il terzo qualche 5 Stelle direbbe che la tecnologia militare nei nostri satelliti potrebbe far venire la pertosse ai cani sulla base di una cosa letta su un blog e la questione finirebbe in Parlamento.
Il quarto Salvini contesterebbe al governo che si stanno spostando troppi militari sulle zone del conflitto senza presidiare a sufficienza il Mediterraneo dall’invasione dei migranti in crociera.
Il quinto il Pd borbotterebbe qualcosa di incomprensibile e poi farebbe quel che dicono i 5 Stelle.
Il sesto Vincenzo De Luca farebbe un video contestando come non ci sono abbastanza campani ai posti di comando e ci inserirebbe un paio di battute ad effetto.
Il settimo Ungheria e Polonia contesterebbero il fatto che l’Unione europea vuole aiutare l’Italia spendendo un sacco di soldi. E Giorgia Meloni darebbe ragione a Ungheria e Polonia.
L’ottavo un altro grillino direbbe che noi non abbiamo bisogno dell’aiuto dell’Unione europea perché che figura ci faremmo e poi chissà questi dell’Unione europea cosa vogliono e poi Renzi e suo padre chissà che combinano, lo ha detto Travaglio. Il Pd mormorerebbe qualcosa di confuso al riguardo e poi farebbe quel che dicono i 5 Stelle. Berlusconi direbbe a quel punto parole di grande saggezza e poi presenterebbe un emendamento per far trasmettere in esclusiva a Mediaset il conflitto in diretta.
Il nono giorno Fontana e Sala chiederebbero che si andasse a combattere un po’ più in là per non disturbare troppo le fabbriche e l’aperitivo ai Navigli. Conte farebbe un Dpcm che ordina il distanziamento tra i soldati e lo spiegherebbe in diretta facebook. La sinistra direbbe qualcosa ma nessuno tanto se ne accorgerebbe. Sette procure diverse intanto avrebbero già aperto indagini sulle forniture militari del Paese.
Il decimo giorno, mentre il nemico conquista il Triveneto, tutte e sette le procure sequestrerebbero l’intero arsenale militare del Paese a scopo precauzionale. Il Movimento 5 Stelle approverebbe con slancio il provvidenziale intervento della magistratura. La sinistra sarebbe sollevata perché chissà che non ci sia la mafia dietro il business dei caccia bombardieri. Musumeci si metterebbe armato di moschetto con baionetta a presidiare Ambelia e i cavalli, trasmettendo una diretta facebook dalla garitta. Il Pd direbbe che in effetti forse questa cosa di disarmare il Paese mentre c’è la guerra forse è stata un po’ impulsiva, poi direbbe qualcosa di incomprensibile e poi farebbe come vogliono i 5 Stelle. Renzi direbbe che lui non firmerebbe mai un armistizio. Conte farebbe una diretta facebook dicendo che avverte un certo disagio psicologico, mentre quattro soldati nemici gli puntano i kalashnikov addosso.
L’undicesimo giorno Renzi firmerebbe l’armistizio falsificando la firma di Mattarella. Salvini si farebbe un selfie mentre mangia i baiocchi.
Fine della guerra. (tratto da Facebook)