Nel corso della sua diretta Facebook, Vincenzo De Luca è tornato a parlare anche delle scuole: “Hanno deciso che bisognava tenerle aperte. Ricordate le dichiarazioni della Azzolina supportate dal presidente del Consiglio. Ora hanno fatto ciò che noi abbiamo fatto un mese fa e nessuno ha chiesto scusa”. Ma nel mirino ci sono alcuni ministri, uno su tutti: “Se bisogna stare al governo con questi personaggi sarebbe meglio che vadano a casa – ha sottolineato – perché non è tollerabile. L’ho detto a qualche esponente del Pd. Non c’è alcun rapporto di collaborazione con ministri come Spadafora che ha raccontato bestialità o con il signore di cui ho fatto il nome (Luigi Di Maio, ndr) che ho sfidato ad un dibattito pubblico già anni fa e rinnovo l’invito in diretta tv sperando che non faccia il coniglio come ha fatto nei 3-4 anni precedenti”.
Lo stesso Di Maio un paio di giorni fa aveva chiesto l’intervento dello Stato dopo l’episodio di un paziente deceduto sul pavimento dell’ospedale Cardarelli di Napoli. E adesso replica agli attacchi del governatore: “Non so se il presidente De Luca stia nascondendo qualcosa, ma di certo non serviva attendere i dati per dichiarare la massima allerta in Campania viste le scene di questi giorni nei pronto soccorso – ha detto Di Maio -. Il problema è che a pagare i suoi errori non è lui in persona, ma sono i campani, tra l’altro è la mia terra, la mia gente. Questo il governo non può permetterlo. Adesso inviamo comunque gli aiuti alla Regione Campania e mi auguro che il presidente De Luca, con un pizzico di umiltà che non fa mai male, sia in grado di accettarli, anteponendo gli interessi della collettività al suo personale egoismo”.