L’assessore regionale alla Sanità del governo Musumeci oggi, in conferenza stampa, ha detto: “Non capiamo perché la Sicilia è zona arancione”.
Glielo spiego io, assessore. Con questa foto. Siamo a Palermo, Ospedale Villa Sofia.
E le dico un’altra cosa. Se non cominciamo a mettere in sicurezza i siciliani, non possiamo dare risposte per esempio all’appello che, oggi, Sicindustria, Confesercenti Sicilia, Confapi Sicilia, Legacoop, Confcooperative, Unci, Agci, Unicoop Sicilia, Ance Sicilia, CNA Sicilia, Conflavoro PMI Sicilia, Assoimopresa, Confagricoltura hanno rivolto alla politica. Alla politica tutta. perché davanti all’emergenza non ci sono bandierine da sventolare, casacche da indossare.
Chiedono a tutti noi che «vengano messe in campo tutte le procedure e tutte le attività necessarie, tutte le prassi e i protocolli per far sì che la Sicilia venga riportata nel novero delle regioni cosiddette gialle, occorre prendere tutte le misure che consentano da un lato di tutelare la salute e dall’altro di affrontare il tema della tenuta del nostro sistema economico e sociale».
Io questo appello degli imprenditori lo comprendo e lo sottoscrivo. Così come chiedo alla Regione di procedere con qualche conferenza stampa in meno e qualche posto letto in più.
Se siamo d’accordo, su questo si cammina insieme, insieme alle famiglie e alle imprese, nell’unità e nella responsabilità.