Una protesta disordinata, con tanti gruppetti sparsi in piazza Indipendenza, di fronte al palazzo della Regione. Nessuna violenza, a differenza di quanto accaduto a Napoli e nella Capitale. Solo grida più o meno immotivate di fronte a quella che molti chiamano “dittatura sanitaria”. E qualche insulto diretto alle forze dell’ordine e ai giornalisti. I poliziotti in tenuta anti-sommossa questa volta devono soltanto controllare.
Spinti da buoni propositi, alcuni commercianti palermitani si erano dati appuntamento in via La Lumia. Per dirigersi, passando dal teatro Massimo e dai Quattro Canti, nel cuore (simbolico) della politica siciliana. Per protestare contro il lockdown, che da questa sera li costringerà ad abbassare le saracinesche alle 23. Ma in piazza hanno trovato l’amara sorpresa: alcuni esponenti di Forza Nuova e dei No Mask si sono infiltrati in una manifestazione che doveva procedere in maniera “pacifica, ma decisa”: “Chiediamo di essere chiusi ma dandoci aiuto – era il grido che si era levato sui social – Basta prese in giro e ordinanze inutili, basta capri espiatori”. Presenti anche alcuni gilet arancioni, l’esercito di Pappalardo, che ancora oggi ritengono la mascherina “una fregatura, è cancerogena”. La notte spegne l’euforia e trascina con sé l’urlo della protesta. Da oggi scatta il vero coprifuoco.