“In seguito alle informazioni condivise dall’ASP di Palermo, la Lega Pro ha disposto il rinvio a data da destinarsi della gara Palermo-Turris. A breve saranno condivise le informazioni per le modalità di rimborso o riutilizzo del biglietto”. Lo ha comunicato il club rosanero pochi minuti prima del calcio d’inizio, fissato per le 18.30. La partita avrebbe dovuto disputarsi oggi alle 15. Ma gli eventi hanno preso un’altra piega. Sono dieci, infatti, le positività totali al coronavirus accertate nel Palermo dopo l’ultimo giro di tamponi effettuati in seguito ai primi casi emersi stamani. Si tratta di nove calciatori della prima squadra più l’allenatore Roberto Boscaglia. I casi di oggi seguono quello del giocatore dell’under 17 emerso ieri che ha spinto la società rosanero a sospendere l’attività del settore giovanile dalla Primavera all’under 14. Il Palermo aveva già subito il rinvio di un’altra gara di campionato, in programma al Barbera contro il Potenza, per la positività di due calciatori ospiti. Partita che dovrebbe essere recuperata, da calendario, il 29 ottobre.
Pronta l’ordinanza di Orlando: sarà quasi un coprifuoco
Se c’è qualcuno, in Sicilia, che prova a differenziarsi sulle misure anti-Covid, quello è Leoluca Orlando. Dopo aver contestato la scelta del premier Conte di affidare ai sindaci il potere di determinare il “coprifuoco”, chiudendo vie e piazze a rischio assembramento, il professore sarà il primo a beneficiare della gentile concessione. Orlando infatti ha deciso di firmare un’ordinanza – in via di definizione – che determina il “divieto di sosta” per i pedoni nel centro storico di Palermo. Ne parlerà domani al comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato in Prefettura. A farne le spese saranno i luoghi frequentati della movida: la zona di piazza Politeama e le vie attigue, e forse, piazza Magione e la Vucciria.
Non siamo di fronte a un vero e proprio coprifuoco: il sindaco, infatti, non vuole chiudere la circolazione, ma impedire – fisicamente – la sosta nei punti di ritrovo. Si potrà andare nei bar e nei ristoranti, ma non fermarsi davanti ad essi. E nemmeno mettersi in fila per prelevare ai bancomat o per aspettare la consegna di cibo take-away. L’obiettivo è impedire che ci si accalchi. Ma chi controlla? Questo è il nodo che l’ultimo Dpcm non aiuta a sbrogliare. Per questo Orlando, in rappresentanza dell’Anci Sicilia, oggi incontrerà assieme agli altri sindaci metropolitani la ministra dell’Interno Lamorgese. Anci ha chiesto che sia la questura a coordinare gli interventi con il supporto delle altre forze dell’ordine, compresa la polizia municipale. Sarà l’ultimo tentativo di frenare i contagi, prima di passare al coprifuoco vero e proprio, che oggi diventerà effettivo in Lombardia e, sebbene in forma ridotta, anche in Campania.
I numeri in Sicilia
Sono 562 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 7.850 gli attuali contagiati dal virus. Di questi 649 sono i ricoverati: 565 in regime ordinario (23 in più) e 83 in terapia intensiva con un incremento di 6 ricoveri rispetto a ieri. Anche oggi si registrano nuove vittime: sono 11 i decessi che portano il totale a 389. I guariti sono 198. I tamponi effettuati sono 7.412. Sul fronte della distribuzione territoriale sono 192 i nuovi casi a Palermo; 170 a Catania; 66 a Trapani; 53 a Messina; 34 a Ragusa; 20 a Siracusa; 19 a Caltanissetta; 5 a Enna e 3 a Agrigento.