“Noi vogliamo capire se è vero che ci sarebbe uno scambio di prigionieri tra i nostri 18 pescatori e alcuni scafisti libici, trafficanti di esseri umani, che stanno scontando nelle nostre carceri la pena per i delitti atroci di cui si sono macchiati. Noi le chiediamo uno sforzo ulteriore, perché le famiglie di queste persone nulla più hanno saputo dopo il sequestro nella notte tra il 1 e il 2 settembre e soprattutto le chiediamo un’azione forte per riportare a casa i pescatori di Mazara del Vallo. Voglio esprimere il giudizio positivo e la condivisione dell’atteggiamento di basso profilo che deve accompagnare queste operazioni, ma ribadisco che terremo la guardia alta e che la nostra parte politica non abbasserà i riflettori su questa vicenda, finché con il pragmatismo e la celerità che occorrono non saranno riportati a casa i nostri connazionali”. L’ha detto il presidente dei senatori di Italia viva Davide Faraone intervenendo in Aula durante il question time con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Intanto il gruppo parlamentare regionale di Attiva Sicilia sarà presente al presidio in programma domani a Catania per chiedere la liberazione dei 18 pescatori ostaggio dei libici a Bengasi. La manifestazione, organizzata dalla Federazione del Sociale USB Catania, si svolgerà domani alle 17 davanti alla prefettura di Catania e sarà presente il vicepresidente dell’Ars e componente del gruppo Attiva Sicilia, Angela Foti.