E’ molto incoraggiante l’adesione all’avviso pubblico riservato a personale sanitario da impiegare nello screening volontario anti-Covid con tamponi rapidi che la Regione intende realizzare su un campione significativo della popolazione siciliana. A 24 ore dalla pubblicazione del bando da parte dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico “G.Martino” di Messina (in qualità di azienda capofila), infatti, sono stati oltre 2000 – di cui la metà medici – ad avere risposto all’appello. Si tratta di un dato particolarmente positivo poiché sarà anche la risposta che i professionisti daranno alla chiamata all’azione lanciata dall’assessorato regionale alla Salute a determinare le proporzioni della campagna volontaria che verrà messa in atto in Sicilia.
“Quello che arriva dal mondo delle professioni sanitarie, a cui ci siamo rivolti in questa fase, è un ottimo segnale, ma auspichiamo un coinvolgimento ancora più ampio. Poi attenderemo la cittadinanza: ai siciliani, infatti, rinnoviamo fin da subito l’appello al buon senso affinché, quando verranno comunicati tempi e modalità dello screening volontario, aderiscano con grande responsabilità”, commenta l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
L’iniziativa, come è noto, punta ad intercettare la presenza del virus nelle fase iniziali della malattia, evitando così anche delle ripercussioni sul sistema ospedaliero siciliano. Le adesioni, ovviamente, potranno continuare a pervenire: gli interessati dovranno compilare il modulo telematico (che si trova sul sito del Policlinico di Messina https://www.polime.it/
Al bando possono rispondere:
medici specialisti; medici convenzionati con le Aziende Sanitarie Provinciali, medici specializzandi (iscritti a qualsiasi anno di corso delle scuole di specializzazione), medici iscritti a qualsiasi anno di corso di formazione specialistica in medicina generale e emergenza sanitaria territoriale nonché del corso teorico-pratico triennale in medicina di emergenza urgenza CMEU 2020/2022 tenuto presso il CEFPAS; laureati in medicina e chirurgia, abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali; laureati in medicina e chirurgia, anche se privi della cittadinanza italiana, abilitati all’esercizio della professione medica secondo i rispettivi ordinamenti di appartenenza, previo riconoscimento del titolo; personale medico collocato in quiescenza, anche ove non iscritto al competente albo professionale in conseguenza del collocamento a riposo.
Ed inoltre: Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere; Biologi e Biotecnologi; Operatori socio sanitari. L’avviso è esteso anche alle Persone giuridiche e alle strutture private quali: laboratori analisi accreditati; case di cure accreditate; cooperative sociali.