Palazzo Chigi non ha esitato un attimo. Ha preso la Finanziaria siciliana e l’ha fatta in mille pezzi. Poi l’ha sputacchiata in faccia all’assessore regionale al Bilancio. Il quale, essendo politicamente un bullo, anziché ammettere i propri errori ha pure risposto con la malandrineria tipica di chi non ha mai pagato pegno. Una spregiudicatezza insopportabile. Al punto che i grillini hanno chiesto a Musumeci di “metterlo alla porta” perché “intellettualmente disonesto”. Per Palazzo d’Orleans si profilano giorni difficili. Finora il Governatore ha preferito nascondere le intemperanze del bullo sotto un’opaca coltre di silenzio. Da oggi non potrà più farlo. Dovrà dire se sta dalla parte dei siciliani onesti o dalla parte di un avventuriero della politica, senza storia e senza voti, piazzato lì, ai vertici della Regione, da un disonorevole capriccio di Berlusconi.