Il Teatro Massimo annuncia il nuovo programma di opere, concerti e balletti fino alla fine del 2020. Dal Don Giovanni di Mozart diretto da Wellber, a Manon Lescaut di Puccini con Angela Gheorghiu e Yusif Eyvazov, all’Elektra di Richard Strauss diretta da Gabriele Ferro. In ottobre Daniele Gatti, uno dei più importanti direttori italiani sui podi internazionali, per la prima volta a Palermo, dirigerà l’Orchestra del Teatro Massimo con un programma interamente consacrato a Beethoven.
“Abbiamo fatto ricorso a risorse e impegno eccezionali per far sì che il Teatro sia un luogo sicuro, per il pubblico innanzitutto ma anche per i lavoratori e per gli artisti – afferma Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo – adesso contiamo molto sulla deroga al limite di 200 posti attualmente ammessi in Sala Grande che ci permetterebbe di rendere fruibile il nostro lavoro a un maggior numero di spettatori. Abbiamo già impaginato la Stagione 2021 e dato un nuovo assetto al programma fino alla fine di questo anno assai anomalo”.
Ecco il programma e il calendario fino alla fine dell’anno:
Il 20 settembre alle ore 20.30 secondo appuntamento della serie di concerti per pianoforte organizzato in collaborazione con l’Associazione Siciliana Amici della Musica: il giovane e pluripremiato pianista Alexander Gadjiev, vincitore assoluto e Premio del pubblico al 9° Concorso Pianistico di Hamamatsu e Premio Prince Rainier III del 2018 Monte-Carlo World Piano Masters Competition, eseguirà nella prima parte composizioni di Liszt e Chopin, mentre nella seconda parte la trascrizione per pianoforte solo della Settima Sinfonia di Beethoven, continuando così il percorso iniziato l’8 settembre con il concerto di Giovanni Bellucci che aveva suonato la trascrizione lisztiana della Terza Sinfonia.
Il capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart, Don Giovanni, sarà eseguito in forma semiscenica il 22 settembre alle ore 20.00, il 24 settembre alle ore 18.30 e il 26 settembre alle ore 20.00, con la regia di Marco Gandini, l’impianto scenico di Gabriele Moreschi, video di Virginio Levrio e luci di Francesco Vignati. Sul podio di nuovo il direttore musicale del Teatro Massimo, Omer Meir Wellber. Riprendendo la versione in cui l’opera fu eseguita a Vienna, dopo il successo della prima rappresentazione a Praga, Don Giovanni si concluderà con la morte del protagonista, senza il finale moraleggiante con il sestetto dei personaggi sopravvissuti e spaesati. Il ruolo di Don Giovanni sarà affidato al basso Alessio Arduini, le tre donne da lui sedotte saranno Sarah Jane Brandon (Donna Anna), Aga Mikolaj (Donna Elvira) e Laura Giordano (Zerlina), il servitore di Don Giovanni, Leporello, sarà Riccardo Fassi, mentre Don Ottavio sarà il tenore Benjamin Hulett. Infine Masetto avrà la voce di Evan Hughes e il commendatore quella di Adam Palka. Orchestra e Coro del Teatro Massimo, Maestro del Coro Ciro Visco.
Il 22 settembre alle 18,30 in Sala Onu riprende il ciclo, “Vi racconto l’opera” a cura di Beatrice Monroy, con “Il racconto di Don Giovanni”. Lettura e narrazioni dal libretto di Ernesto Maria Da Ponte e da Charles Baudelaire. Raccontano l’opera insieme a Beatrice Monroy, Stefania Blandeburgo e Rinaldo Clementi.
Dalla musica classica al jazz: è il percorso di From classic to jazz, il concerto che il 23 settembre alle 21.30, alla Chiesa di S. Maria allo Spasimo, vede la partecipazione del Teatro Massimo al Festival SPASIMO 2020, Musiche di una nuova alba, in collaborazione con The Brass Group. Sul palco saliranno infatti Omer Meir Wellber, dividendosi tra pianoforte e fisarmonica, e il mandolinista Jacob Reuven, presente al Teatro Massimo per il concerto del 16 settembre sulle Quattro stagioni tra Vivaldi e Piazzolla e per le recite di Don Giovanni; insieme a loro Vito Giordano, tromba e flicorno, come ospite per questo interessante programma che crea collegamenti che attraversano il Mediterraneo e i generi musicali.
Il 25 e 26 settembre, in contemporanea con le recite di Don Giovanni, Omer Meir Wellber e la violinista Midori, grande interprete e artista visionaria che ha dedicato la sua incredibile carriera ad esplorare e costruire collegamenti tra la musica e l’esperienza umana, saranno protagonisti di diversi appuntamenti: il 25 settembre alle ore 17.00 e alle ore 21.00 (doppio spettacolo) con un programma beethoveniano che vede l’unico Concerto per violino di Beethoven e la famosa Settima Sinfonia, definita da Wagner “l’apoteosi della danza”; il 26 settembre alle ore 11.00 invece per un concerto di musica da camera dove, insieme a tre prime parti dell’Orchestra del Teatro Massimo (Gioacchino Di Stefano al violino, Gaspare D’Amato alla viola e Giuseppe Nastro al violoncello) affronteranno tre composizioni di musica da camera: il Quintetto di Alfred Schnittke del 1976, seguito dalla Sonata n. 1 per violino solo in sol minore di Johann Sebastian Bach e dal Trio in Sol maggiore “alla zingaresca” di Haydn che Midori e Wellber eseguiranno insieme a Giuseppe Nastro.
Per la prima volta a Palermo uno dei più importanti italiani sui podi internazionali, il direttore Daniele Gatti, dirigerà l’Orchestra del Teatro Massimo il 2 ottobre alle 20.30 con un programma interamente consacrato a Beethoven: l’ouverture Egmont e la Prima Sinfonia nella prima parte, a seguire la Sesta Sinfonia “Pastorale”.
Continua il ciclo coprodotto con l’Associazione Siciliana Amici della Musica il 4 ottobre con il pianista Davide Cabassi: in programma tre composizioni contemporanee, di cui due in prima esecuzione assoluta, di Giorgio Colombo Taccani ed Emanuele Delucchi, pagine pianistiche dedicate all’infanzia di Schumann (Kinderszenen) e Debussy (Children’s Corner) e in conclusione i grandiosi Quadri di un’esposizione di Musorgskij, nella versione originale per pianoforte solo.
Non sarà in forma scenica, ma sarà comunque possibile ascoltare in forma concertante la Manon Lescaut di Puccini, che era prevista in cartellone della stagione 2020, e sarà eseguita dal 21 al 24 ottobre. Jader Bignamini dirige l’Orchestra del Teatro, nel cast due coppie di stelle internazionali: il 21 e 23 ottobre Angela Gheorghiu, di ritorno a Palermo dopo l’Adriana Lecouvreur del 2017, e Yusif Eyvazov, quest’estate acclamatissimo protagonista del concerto con Anna Netrebko al Teatro di Verdura. Il 22 e il 24 ottobre invece Maida Hundeling come Manon e Carlos Ventre, protagonista nella passata stagione di alcune intensissime recite di Pagliacci. Con loro Alessio Arduini e Andrea Vincenzo Bonsignore per il ruolo di Lescaut, il fratello della giovane e bella Manon che ne rovinerà la vita per avidità, e Matteo Mezzaro, Giuseppe Esposito e Miriam Alfano. Dirige il Coro del Teatro il maestro Ciro Visco.
Mercoledì 21 ottobre riprendono anche i consueti appuntamenti di presentazione dell’opera: alle 17.00 in Sala Grande con gli Amici del Teatro Massimo, ospite Michele Suozzo, e alle 18.30 in Sala ONU con Beatrice Monroy e “Vi racconto l’opera”.
Uno degli appuntamenti più attesi del ciclo di concerti per pianoforte in collaborazione con l’Associazione Siciliana Amici della Musica è, il 25 ottobre alle 20.30, quello che vedrà il duo composto da Bruno Canino e Antonio Ballista affrontare la trascrizione per due pianoforti di Liszt della Nona Sinfonia di Beethoven. Un duo che ha fatto la storia della musica da camera in Italia in oltre sessant’anni di attività, con indimenticabili interpretazioni, unendo rigore e passione in un binomio inscindibile.
Nel 250° anniversario della nascita di Beethoven, non poteva mancare una delle sue composizioni più importanti, le Variazioni Diabelli op. 120: una serie di variazioni che Beethoven compone su un tema dell’editore e compositore Diabelli, portando questa banale melodia alle più audaci trasformazioni. Il concerto, sempre in collaborazione con l’Associazione Siciliana Amici della Musica, avrà luogo il 4 novembre alle 20.30 e vedrà il pianista Paul Lewis, grande interprete beethoveniano, eseguire, oltre alle variazioni Diabelli, anche la Sonata K 331 di Mozart.
Si conclude il 10 novembre alle 20.30 il ciclo “Insieme sotto una nuova luce” in collaborazione con l’Associazione Siciliana Amici della Musica, quando Rita Marcotulli al pianoforte eseguirà un programma jazz.
Il 14 novembre alle ore 20.30, l’Ouverture Finlandia e la Sinfonia n.1 in mi minore op.39 di Jean Sibelius e il Concerto per violino e orchestra in re minore op. 47 eseguito dal violinista Pavel Berman. A dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo sarà Alpesh Chauhan, giovane direttore inglese ormai affermatosi internazionalmente.
Il 15 novembre alle ore 20.30 vi sarà invece un recital che vede il ritorno di una grandissima cantante e interprete: Anna Caterina Antonacci, accompagnata al pianoforte da Donald Sulzen, proporrà composizioni di Francesco Paolo Tosti, Ottorino Respighi e Reynaldo Hahn per concludere con uno dei più compiuti gioielli del Novecento, il monologo La voix humaine musicato da Francis Poulenc su testo di Jean Cocteau.
Il 24, il 26 e il 28 novembre l’Elektra di Richard Strauss, la tragedia in un atto su libretto di Hugo von Hofmannstahl, opera assente dal Teatro Massimo dal 1973, vedrà la direzione dell’Orchestra affidata a Gabriele Ferro, direttore onorario a vita del Teatro Massimo. Il trio di protagoniste femminili vedrà tre grandi cantanti, Irene Theorin (Elektra), che torna a Palermo dopo la wagneriana Brünnhilde di Götterdämmerung, Violeta Urmana (Clitemnestra) ed Elisabeth Strid (Crisotemide). Con loro l’Egisto di Štefan Margita e l’Oreste di Albert Dohmen. Il Coro del Teatro sarà diretto da Ciro Visco.
Infine due appuntamenti con il balletto: il 27 e 29 novembre e il 22 e 23 dicembre un titolo amatissimo, Romeo e Giulietta con le indimenticabili musiche di Sergej Prokofiev e la coreografia di Davide Bombana, da poco designato direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo. Con la storia romantica di Romeo e Giulietta il Corpo di ballo torna sul palcoscenico del Teatro Massimo.
Dal 15 al 18 dicembre andrà invece in scena Chamber Dances, spettacolo di danza contemporanea che comprende coreografie di Lucinda Childs, Davide Bombana e Christopher Wheeldon. In scena due étoiles internazionali: Alessandra Ferri, che torna così finalmente sul palcoscenico del Teatro Massimo, e Federico Bonelli, étoile del Royal Ballet di Londra. Con loro vi sarà il Corpo di ballo del Teatro Massimo. A dirigere l’orchestra del Teatro Massimo sarà chiamato Justin Brown.