Un Tavolo di confronto per la ricerca di soluzioni sul tema dei migranti. A chiederlo al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, durante la sua visita a Palazzo Orleans, è stato il vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, delegato della Conferenza episcopale siciliana per i Problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato. Nel corso del cordiale incontro, al quale erano presenti anche l’assessore al Territorio Toto Cordaro e il pro vicario generale della Curia Giuseppe Licciardi, l’alto prelato ha sottolineato che bisogna aprire un dialogo e non uno scontro sul tema dell’immigrazione.
«Sono certo – ha detto Marciante rivolto al governatore – che molte delle mie considerazioni potrebbe condividerle perché corrispondono a valori da lei apprezzati. I protocolli di sicurezza – ha aggiunto – restano preziosissimi, perché in questo delicatissimo momento storico rappresentano la voce della legalità e della carità verso il mio prossimo più prossimo. Lo sappiamo benissimo: il Coronavirus non guarda in faccia nessuno. Per questo dobbiamo dare voce alla dignità umana con il megafono della carità e della solidarietà. Dobbiamo scegliere la via dell’integrazione, chiedendoci se oggi ghettizzare in un campo, elargire una somma mensile utile per sopravvivere, per sopperire alla spese, sia un tentativo di integrazione azzeccato».
Per monsignor Marciante bisogna interrogarsi anche «sulle cause legate alla penuria di strutture di accoglienza, sulle fughe degli immigrati da hotspot e Centri. Facciamo sentire la nostra voce, sempre tenendo in mano la bussola del dialogo, ai politici della nostra Europa, incapaci sul fenomeno migratorio di pianificare strategie e politiche condivise. Sono certo – ha concluso il vescovo – che Chiesa e Istituzioni democratiche sapranno trovare nel dialogo una via dignitosa e sicura per tutti».
Il presidente Musumeci, nell’apprezzare i toni e nell’accogliere le parole del delegato della Conferenza episcopale siciliana, ha ribadito la volontà del governo regionale di proseguire nella logica del dialogo con la Chiesa isolana, evidenziando come «la mia vita e il mio impegno politico siano sempre stati guidati da una convinta ispirazione cristiana. Servono realismo e buon senso – ha aggiunto il governatore – per affrontare e avviare a soluzione la triste questione dei migranti che perdura da anni e che non ammette più distrazioni da parte di alcuno, a cominciare dall’Unione europea. Compito del presidente della Regione – ha concluso Musumeci – è quello di garantire la salute di tutti, nel rispetto delle leggi e della dignità umana».