Ecco Emanuele Macaluso, grande vecchio della sinistra italiana, novantasei primavere di lotte, esperienza e lucidità annunciare il suo “no” alla riforma costituzionale. Anzi, riformuliamo: ecco il più giovane di tutti, che ancora si arrabbia, si indigna, combatte, e nel corso di questa conversazione più volte pronuncia la parola “battaglia politica”, con lo spirito di chi la sta facendo ancora, dopo averne fatte tante: i braccianti, il Pci di Togliatti che lo volle a Roma, con Enrico Berlinguer alla guida dell’Unità, con Napolitano nella corrente migliorista. Ed è proprio una lezione dal sapore antico quella che ricorda spiegando il suo voto ostinato e contrario: “Stupida la scelta del Pd. Legare governo e Costituzione è una scelta sbagliata. I governi passano, le Costituzioni, con le loro regole e principi di fondo, restano”. Continua a leggere su Huffington Post