L’associazione Fotoriflettendo è al fianco di Marianna Bonomo e vuole sostenerla in maniera concreta. Per questo ha deciso di contribuire alla raccolta fondi, mettendo in vendita una selezione delle fotografie premiate nelle varie edizioni del “Concorso Nazionale di Fotografia Città di Castelbuono”. L’intero ricavato sarà devoluto alla famiglia della giovane mamma di 39 anni, per contribuire alle spese mediche. Durante l’evento “Uniti per Marianna” che si svolgerà domenica 30 agosto dalle 17,30 alle 24 in Piazza Castello, a Castelbuono, verranno messi in vendita ventiquattro pannelli in kapafix delle dimensioni di cm. 30 x 40. Ognuno al costo di cinquanta euro. Successivamente saranno acquistabili presso “Putia Sicilian Creativity”.
La grande rete di solidarietà abbraccia vip e cittadini comuni. Qualche giorno fa Salvo Ficarra, comico della coppia palermitana Ficarra e Picone, aveva lanciato un messaggio di supporto per la donna che in questo momento di trova a Houston, negli Usa, per affrontare un ciclo di cure sperimentali. Marianna sta combattendo la sua battaglia contro un linfoma non Hodgkin al quarto stadio. A causa del progresso della malattia ha dovuto fermarsi all’estero più di tempo del previsto. Così la famiglia ha riaperto una raccolta fondi su gofundme e fissato l’obiettivo: 400 mila euro.
Dopo aver letto l’appello del direttore di Buttanissima, anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si è messo alla ricerca di una possibile soluzione: “Caro direttore, prima di rispondere all’appello che ho letto, ho ritenuto fosse mio dovere acquisire alcune notizie – spiega Razza in una nota alla nostra redazione -. La vicenda umana della signora Marianna mi ha molto toccato e ho voluto parlare con i medici siciliani che l’hanno avuta in cura e che, a distanza, si sono sempre tenuti in contatto con alcuni familiari e con i medici dell’Istituto tumori di Milano. Non entro nei dettagli appresi, per il rispetto che si deve alla signora e ai suoi congiunti. Mi limito a dire che il sistema sanitario nazionale, quando sul territorio italiano non sono possibili cure sperimentali, consente la possibilità di sottoporsi a protocollo sanitario all’estero, dopo aver coinvolto la commissione competente ed i comitati di bioetica. Non aggiungo altro. Perché la vita delle persone merita rispetto. E va maneggiata con cura”.
Il prossimo spiraglio, quindi, si chiama protocollo sanitario all’estero. Sarà il comitato bioetico, presso questo ufficio, a stabilire il tipo d’aiuto che potrà essere dato a Marianna nel caso in cui la nuova raccolta fondi – si cerca di mettere insieme 400 mila euro – non dovesse dare l’effetto sperato. L’assessore, come i tanti siciliani che in queste settimane hanno esteso il proprio aiuto alla famiglia di Marianna, si sta adoperando. E’ in prima fila, e si sta muovendo, per contribuire a salvare una vita preziosa.