Si tornerà ad assumere nel Corpo forestale della Regione Siciliana. E’ stata infatti approvata all’Assemblea regionale la norma presentata dal governo Musumeci che prevede lo sblocco dei concorsi e che, come sottolinea l’assessore al Territorio e ambiente Toto Cordaro, “consentirà finalmente di integrare un organico ormai sotto dimensionato, adeguandolo alle reali esigenze di una capillare salvaguardia del nostro patrimonio naturale”.
Saranno 50 le assunzioni immediate. L’organico si è ridotto ad appena 400 unità, alle quali si affiancano circa 20mila operai precari chiamati a giornata. L’ultimo concorso risale al 1996: i forestali, di conseguenza, adesso hanno un’età media che supera i 55 anni. La legge è stata approvata all’unanimità da Sala d’Ercole, con 35 voti a favore. Ha ottenuto il via libera dopo la bocciatura di un emendamento a firma Diventerà Bellissima, che prevedeva – fra le altre cose – la proroga di tre anni dell’incarico di Tuccio D’Urso alla guida del dipartimento Energia. La proposta è stata bocciata con un voto segreto chiesto da Cracolici (Pd).
Commenti positivi anche da sinistra. “Abbiamo lavorato in commissione e durante il dibattito d’aula per migliorare un testo di legge che prevede nuovi concorsi per il Corpo Forestale della Regione Siciliana”. Lo ha Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars. “Questa legge consentirà al Corpo Forestale della Regione di rafforzarsi e di integrare il proprio organico per esercitare al meglio le proprie importanti competenze”.
“Sin dalle prime valutazioni in Commissione Affari Istituzionali è parso evidente che la carenza di organico in dotazione al Corpo Forestale arreca criticità, in particolar modo ai distaccamenti territoriali, in cui il personale non riesce a coprire il controllo del territorio. Ciò amplifica le problematiche per la gestione e il contrasto agli incendi boschivi. Per tale motivo, dopo tanti anni di stallo, finalmente sarà possibile tornare ad assumere anche in questo comparto regionale, dimostrando un’inversione di marcia rispetto al passato”. Lo afferma il Presidente della Commissione Affari Istituzionale all’Ars, on. Stefano Pellegrino, del gruppo parlamentare di Forza Italia, il quale ha seguito sin dall’inizio l’iter dei lavori.