Fra Dario Mirri e Tony Di Piazza potrebbe spuntarla… Joe Tacopina. E’ con l’avvocato penalista, attuale presidente onorario del Venezia, che l’ex vicepresidente rosanero, fresco di dimissioni nell’ultimo Cda, avrebbe imbastito discussioni per cedere il 40% delle suo quote in Hera Hora, la controllante del club. I rapporti fra le due anime del Palermo – quella palermitana e quella italo-americana – sono tesi più che mai e anche attorno alla figura di Tacopina il rapporto è deflagrato. Secondo quanto riportato da Repubblica, lo stesso Tacopina avrebbe fatto arrivare una manifestazione d’interesse per il club lo scorso 22 gennaio, attraverso lo studio “Tonucci & Partners”. Ma solo dopo un incontro con Di Piazza, che secondo il paisà sarebbe avvenuto su mandato di Mirri (che però smentisce e di Tacopina non vuole sentir parlare).
Dall’inizio di quest’anno, Di Piazza ha provato a farsi spazio nel club, pur non ricoprendo alcun ruolo operativo. Ha provato, dapprima, a mettere il becco sul destino del tecnico Rosario Pergolizzi, che lui avrebbe voluto licenziare dopo il pari deludente contro il San Tommaso; e poi, pian piano, ha allargato la propria sfera di influenza: il 3 febbraio, di fronte a un notaio, ha trasferito le sue quote di Hera Hora alla società Italplaza Sports Lls, che era stata costituita in Florida il 15 gennaio. Infine le lunghe discussioni con Tacopina, sfociate in un invito allo stadio per il derby con Messina, che solo la pressione di Mirri riuscì a negare: si trattava di un passo inopportuno. Adesso la figura del lawyer americano torna improvvisamente di moda, dato che Di Piazza s’è detto pronto a cedere le sue quote (i due si sarebbero parlati dopo il Cda del 26 maggio). Anche se prima ha chiesto, senza fortuna, ai soci di versare l’intero capitale sociale di Hera Hora (15 milioni) per dare solidità al progetto.
Joe Tacopina resta alla finestra. In Italia è conosciuto per aver assunto la difesa di Chico Forti, il trentino che si ritiene vittima di un errore giudiziario e da vent’anni è in carcere a Miami. Ma Tacopina è anche stato proprietario del Venezia (da febbraio è rimasto solo come presidente onorario), del Bologna (insieme a Joey Saputo, nell’anno della promozione in B) e vicepresidente della Roma durante la prima gestione americana di Thomas DiBenedetto. Ha forti legami con il nostro Paese e anche con Palermo: fu lui a presentare a Maurizio Zamparini l’imprenditore Frank Cascio, una delle grandi incompiute all’ombra del monte Pellegrino. Chissà che a Joe non vada meglio.