Montante e le Attività Produttive. Un accostamento che diventa un macigno per un assessorato che vuole rifarsi una verginità. Anche se per il neo assessore Mimmo Turano, interpellato da Buttanissima, non serve: “Perché ho trovato una struttura sostanzialmente sana. Ma noi non vogliamo fare alcuna guerra mondiale. Semplicemente far funzionare le Attività Produttive e renderle al passo coi tempi e con le esigenze degli imprenditori”. Facile e darsi, forse un po’ ingenuo a pensarsi. Perché l’aura di influenza dell’ex capo di Sicindustria, ora gli arresti, è ancora lì. Colpa di chi? Se lo chiede la procura di Caltanissetta, che continua a riempire faldoni in attesa del rinvio a giudizio.

Le ultime indiscrezioni, portate a galla da Repubblica, si fondano sulla presenza di un supertestimone che – di fronte al procuratore aggiunto Gabriele Paci e ai sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso – avrebbe vuotato il sacco. Si parla di favori, complicità e un grosso giro di danaro. Il nome del superteste rimane segreto (si pensa, però, che possa essere un importante funzionario regionale, che conosce a memoria la macchina amministrativa e politica), così come i verbali. Da cui emergerebbe l’enorme peso di Montante in quell’assessorato col quale “si può fare la terza guerra mondiale. Possiamo fare la terza guerra mondiale…”. Tramite le figure chiave di Vancheri e Lo Bello, che hanno guidato l’assessorato di via degli Emiri, l’imprenditore sarebbe riuscito a mettere le mani su una torta ghiottissima, quella dei finanziamenti europei, e spartirla alle società che a lui facevano riferimento.

Le rivelazioni del supertestimone potrebbero incrociarsi con la lista di nomi che Montante, la notte prima dell’arresto, ha tentato di distruggere, ma che gli investigatori di Caltanissetta hanno ritrovato all’interno della sua residenza. La chiusura dell’indagine a carico dell’ex capo di Confindustria sarà predisposta per luglio, per poi far scattare la richiesta di rinvio a giudizio a settembre. A seguire l’udienza preliminare o il rito abbreviato, in base a ciò che sceglierà la difesa. L’irruzione del superteste potrebbe facilitare le cose alla Procura e renderle terribilmente difficili per chi adesso si trova ad affrontare, stavolta sì, la vera “guerra”.