“Con un colpo di bacchetta magica, il governo Musumeci vuole regolarizzare gli abusi edilizi nelle zone dove vige l’inedificabilità relativa, come quelle sottoposte a vincoli paesaggistici, archeologici, idrogeologici e molte altre tipologie. Sono bastate poche righe, contenute nel disegno di legge di riforma dell’edilizia proposto dal governo regionale, ad aprire la strada al condono per molteplici situazioni in cui insistono costruzioni abusive”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Ambiente, territorio e mobilità dell’Ars, Giampiero Trizzino, Valentina Palmeri, Stefania Campo e Nuccio Di Paola.

“Con la scusa dell’emergenza – commentano i deputati – ecco che rientra dalla finestra il condono edilizio. Negli stessi termini con i quali era stato presentato durante la passata legislatura, oggi nel disegno di legge di riforma dell’edilizia proposta dal governo Musumeci, riappare la norma che estende gli effetti del III condono edilizio del 2003 anche alle aree sottoposte a vincolo di inedificabilità relativa. La Sicilia è la prima regione d’Italia per zone vincolate, disseminate ovunque a macchia di leopardo. Il 23 per cento dell’Isola, per esempio, ha un vincolo ambientale. Mettere una toppa tentando di sanare gli abusi ha solo un effetto amministrativo, ma non pone rimedio alla devastazione che ha subito il territorio”.

“Correva l’anno 2014 – ricorda Trizzino – e, grazie anche all’intervento del compianto assessore Maria Rita Sgarlata, riuscimmo a bloccare questo scempio al paesaggio. Oggi viene riproposto, praticamente negli stessi termini, attraverso l’articolo 18 del disegno di legge di riforma dell’edilizia del governo regionale. Mi auguro che l’assessore Cordaro, con il quale tra l’altro abbiamo anche condiviso la medesima visione nei confronti dell’abusivismo edilizio in un convegno organizzato proprio presso il suo assessorato, si ravveda e cancelli questa proposta davvero poco edificante”.