La vita scorre tranquilla sulla battigia. Un gruppetto di persone un po’ attempate si scatena sulle note dell’ultima hit estiva. Già, perché l’estate al netto dei temporali è arrivata per tutti. Per tutti, tranne che per un centinaio di migranti che dista tre miglia dalle coste siciliane. Siamo a Pozzallo, lembo estremo della disperazione, cui Salvini dedicò la prima visita da nuovo Ministro dell’Interno. Il mercantile danese Alexander Maersk ha salvato la vita di 113 migranti, grazie al decisivo supporto della Lifeline, l’imbarcazione della ONG tedesca che in questi giorni non risparmia frecciate al Ministro della Lega: “A bordo non abbiamo carne, ma esseri umani, venga a verificare di persona” provoca su Twitter.
Poi i danesi, che non hanno competenza alcuna in tema di migranti né sono attrezzati per accoglierne a bordo, si dirigono a Pozzallo. E’ stata la sala operativa di Roma della Guardia Costiera ad averli indirizzati lì. Ma lì rimangono, a tre miglia dalla costa, in attesa di un permesso che non arriva mai. Il gioco di sponda con Lifeline, probabilmente, non è piaciuto al Viminale, che non dà alcuna autorizzazione all’attracco. Il cargo rimane sullo sfondo e i bagnanti ci fanno l’abitudine. Continuano a saltellare a pochi metri dalla riva, ignari di quanto accade intorno. Nelle stanze della Capitaneria e del Comune, si attende un segnale per far partire le operazioni.
Alexander Maersk è ancorata al largo di Pozzallo da giovedì notte. Sospesi nel limbo. Il sindaco Ammatuna, dipendesse da lui, li farebbe sbarcare: “Io rappresento le istituzioni ed eseguo gli ordini che arrivano dall’alto. Ma non siamo di fronte a merci, ma ad esseri umani”. Lo scatto d’umanità al momento si rivela isolato. Solo una donna incinta all’ottavo mese e una bimba di 8 anni disidratata sono stati recuperati e accompagnati sulla terra ferma, in ospedale. Mentre una motovedetta della Guardia Costiera ha recapitato agli altri “disperati” generi di prima necessità, come ciabatte, coperte, succhi di frutta e altri alimenti. A bordo, stando ai soccorritori, non esistono condizioni critiche ma sembra la stessa, medesima situazione di Aquarius. Qui però siamo di fronte a un mercantile, la cosa un po’ cambia.
Salvini nel frattempo è volato in Libia: a) per ringraziare le autorità di aver raccolto 800 migranti che provavano a inoltrarsi nel Mediterraneo e averli riportarli a casa; b) per aprire una stagione nuova della collaborazione fra i due Paesi. Toninelli, che ha competenza in quanto Ministro delle Infrastrutture, potrebbe approfittare della sua assenza per aprire il porto di Pozzallo a quei 113 esseri umani che attendono da giorni un approdo. Non potranno rimanere lì in eterno.