Sarà un lungo e graduale ritorno verso la normalità. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa da palazzo Chigi, ha annunciato l’allentamento delle prime misure restrittive. “Stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia – ha esordito Conte – Questo è un grande risultato, perché durante la fase acuta sembrava che l’epidemia sfuggisse al nostro controllo”. “Dobbiamo essere consapevoli – ha ammonito il presidente del Consiglio – che in questa nuova fase la curva di contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Dobbiamo assumerci il rischio, ma affrontarlo con metodo e con rigore. Sarà fondamentale mantenere le distanze di sicurezza e il comportamento responsabile di ognuno di noi. Anche nelle relazioni familiari bisogna stare attenti e rispettare la distanza di un metro. Un contagio su quattro si sviluppa in famiglia. Se ami l’Italia mantieni le distanze”, è il nuovo slogan.

“Il governo – ha sottolineato Conte – ha il compito di vigilare e monitorare finché questa curva si mantenga sotto controllo e dovremo essere pronti a intervenire in modo tempestivo se l’andamento dovesse diventare critico. Ci aspetta una sfida molto complessa e mi rendo conto che molti di voi dopo varie settimane vorrebbero un definitivo allentamento delle misure. Quindi potremmo anche reagire negativamente e affidarci al risentimento, potremmo cercare un colpevole e prendercela con chiunque ci capiti a tiro. Oppure possiamo fare un’altra scelta: scacciare via la rabbia, il risentimento e pensare a cosa ciascuno di noi più fare per consentire una più rapida ripresa”.

Conte poi ha illustrato le misure. Le più importanti, di ordine generale, riguardano la sospensione dell’Iva con uno specifico provvedimento normativo e calmierare il prezzo dei dispositivi di protezione individuale (una mascherina chirurgica costerà 50 centesimi). Qualche novità sugli spostamenti: ci si potrà muovere all’interno della stessa regione per comprovate esigenze di lavoro, per situazioni di necessità, per motivi di salute e per far visita ai propri congiunti, ma solo adottando le dovute precauzioni: “Non sono consentiti party e ritrovi familiari” ha detto Conte.  Obbligatorie autocertificazioni e mascherine. Divieto assoluto di lasciare la propria dimora per chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5°. E’ confermato il divieto di creare assembramenti in luoghi pubblici e privati: toccherà ai sindaci, eventualmente, chiudere le aree in cui non sarà possibile rispettare le indicazioni. Da questo momento – ma con la stessa possibilità di deroga da parte dei primi cittadini – sarà possibile accedere in modo contingentato a parchi, ville e giardini pubblici. L’attività motoria singola potrà svolgersi lontano da casa, ma rispettando la distanza di almeno un metro; l’attività sportiva, invece, introduce l’obbligo di distanziamento di almeno due metri. Dal 4 maggio potranno riprendere gli allenamenti individuali degli atleti professionisti e non professionisti (riconosciuti dal Coni), mentre gli allenamenti di squadra solo dal 18.

Conte dà il via libera anche alle cerimonie funebri, da tenersi con un numero massimo di 15 congiunti e, preferibilmente, da celebrare all’aperto. Scatta per bar e ristoranti la possibilità di operare il servizio di ristorazione da asporto, con l’avvertenza di consumare cibi e bevande distanti dal luogo di ristoro. La normale attività dovrebbe riprendere il primo giugno, come nel caso di parrucchieri, centri estetici e saloni di bellezza. Dal 4 maggio, invece, torneranno a lavorare tutta la manifattura, il settore delle costruzioni e del commercio all’ingrosso. Purché le aziende interessate rispettino il nuovo protocollo di sicurezza sul lavoro. Dal 18 maggio tocca al commercio al dettaglio, coi negozi in prima fila. Ma anche a musei e mostre. “Ci avviamo ad allentare un lockdown ma c’è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”, ha avvertito Conte.