La tragedia sociale o macelleria sociale urlata non è una nostra specialità giornalistica, siamo sempre stati diffidenti quando abbiamo scorto l’inganno ideologico dietro la falsa solidarietà sociale, le informazioni grottescamente apocalittiche, otto milioni di bambini poveri eccetera, le abbiamo doverosamente smascherate, e in generale non si può dire che siamo una tribuna di denuncia delle malefatte bancarie o della finanza. Anzi, all’inizio della crisi e della quarantena abbiamo pensato fosse giusto dire che stavolta la crisi è dell’economia reale… L’articolo completo su ilfoglio.it