A Palermo, in pochi giorni, quindicimila famiglie (ufficialmente) hanno chiesto aiuto. Il Comune si sta impegnando per garantire generi alimentari e buoni pasto. Ma il ritmo è insostenibile e sarebbe impossibile soddisfare tutti senza l’aiuto fattivo dei privati. Per fortuna la solidarietà corre veloce, anche più del Coronavirus.
Ci sono mille modi per fare del bene e un paio li ha sperimentati la Fondazione Sicilia. Una delle campagne più interessanti si chiama “Insieme per Palermo”, e ha coinvolto gli ex calciatori rosanero. Dal difensore Federico Balzaretti all’attaccante Josip Ilicic, passando per il portiere Salvatore Sirigu e l’ex capitano Fabrizio Miccoli. Gli atleti – molti dei quali in attività – hanno deciso di scendere in campo per aiutare i più deboli. “Tutti quanti noi – con il supporto di Fondazione Sicilia, che ha già stanziato 50.000 euro a sostegno dell’iniziativa, e Coop Alleanza 3.0 – abbiamo deciso di creare e partecipare ad una raccolta fondi volta a supportare le fasce più deboli della nostra amata Palermo”. Con il coordinamento del Comune di Palermo, i buoni pasto saranno distribuiti alle famiglie bisognose individuate da Caritas, Banco Alimentare e Banco delle Opere di Carità.
La Fondazione Sicilia, inoltre, è protagonista di un’altra campagna – Sos Coronavirus – che nelle ultime ore si è fatta promotrice di un’altra raccolta fondi, grazie alla vendita dell’opera #restiamouniti dell’artista Francesco Pellegrino. In meno di ventiquattr’ore è stata acquistata dall’azienda Oranfrizer di Scordia, che si occupa di produzione e distribuzione di agrumi e spremute in Italia e nel mondo. La luminaria sarà rimessa in vendita perché il circolo virtuoso della beneficenza continui. “Da siciliani – spiega Nello Alba, CEO di Oranfrizer – abbiamo deciso di supportare, attraverso la campagna promossa da Fondazione Sicilia, i nostri eroi delle corsie che operano senza risparmiarsi negli ospedali dell’Isola, dove le difficoltà non mancano”. “Con la volontà di rimettere in circolo l’opera, affinché possa creare un nuovo circolo virtuoso – osserva il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore – Oranfrizer ha dimostrato una grande generosità, oltre che lungimiranza. Caratteristiche necessarie per un’azienda che abbia a cuore lo sviluppo del territorio. A loro va tutta la nostra riconoscenza”. Il ricavato sarà interamente devoluto alla campagna Sos Coronavirus Sicilia e andrà al Dipartimento regionale della Protezione Civile per l’acquisto di beni strumentali per i pronto soccorso e gli ospedali siciliani, per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per medici e paramedici e per interventi strutturali per creare nuovi reparti di terapia intensiva.
Ma pure i singoli cittadini, spesso in silenzio, risultano determinanti. Gli inquilini di un palazzo residenziale di Palermo, su iniziativa della signora Marcella, hanno avviato una raccolta alimentare del tutto originale, ovviamente “porta a porta”. Tutto è cominciato sabato scorso, da una lettera indirizzata ai vicini di casa (“I rapporti sono sempre stati ottimi, ma questa iniziativa li ha resi magnifici”), in cui Marcella ha espresso il desiderio di donare un sacchetto della spesa alle Suore vincenziane di piazza Bellini, che si occupano tutti i giorni di assistenza ai bisognosi. Ma sarebbe stato inutile, oltre che banale, chiamare un taxi per portare a destinazione pochi generi alimentari (gli spostamenti in macchina sono vietati, se non per urgenze).
Così, con il coinvolgimento dei condomini, la portineria si è trasformato in un grande banco alimentare. Un intero taxi da nove posti, è stato sommerso di spesa e amore per il prossimo. Almeno cinquanta sacchetti di generi alimentari e beni di prima necessità, grazie alla solerzia del conducente, sono arrivati integri da un capo all’altro della città: “Ho deciso di raccontare questo episodio perché altri possano prendere spunto – dice Marcella –. Non solo a Palermo ma in tutta Italia. Abbiamo trascorso una giornata magnifica, ci siamo sentiti veramente utili. La voce si è sparsa anche agli inquilini di altri palazzi, che hanno risposto presente”.