“Finalmente a Roma si sono svegliati, ci voleva la protesta dura e determinata. Allo Stretto di Messina il traffico si è normalizzato. Passa soltanto chi ha il diritto di passare, esattamente come prevedeva la mia ordinanza, quella del presidente della Regione Calabria e quella del governo nazionale”. Lo dichiara il governatore Nello Musumeci, in un video sulla pagina Facebook della Regione Siciliana.
“Sono pochissime – continua Musumeci – le persone che si sono presentate all’imbarco a Villa San Giovanni e che naturalmente sono state fermate e bloccate. E a Messina una decina sono state denunciate dall’autorità giudiziaria. È tornata una situazione di normalità e questo grazie a uno spiegamento di forze che nelle ultime ore, dopo la nostra protesta di ieri notte, è stato predisposto a Villa San Giovanni, mentre a Messina continuano a lavorare le guardie regionali del Corpo forestale che già avevamo mandato sin dal primo giorno”. “Sono contento – conclude il presidente – mi ha chiamato il prefetto di Reggio Calabria per rassicurarmi, la stessa cosa ha fatto il prefetto di Messina. Ci vuole la voce grossa per ottenere legittimi diritti. Andiamo avanti e intanto per questo momento il pericolo è scongiurato”.
Ieri, dopo la mezzanotte, era stato lo stesso Musumeci a segnalare code e incolonnamenti a Villa San Giovanni, mostrando delle foto sui social. Nonostante l’ultima ordinanza pubblicata dal Ministero della Salute e dell’Interno vietasse espressamente gli spostamenti da un comune all’altro, a meno che non si tratti di personale sanitario, forze dell’ordine o lavoratori pendolari regolarmente autorizzati. “Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate – tuonava alle 24.35 Nello Musumeci -. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello”.
Il numero degli sbarchi secondo il Viminale
Il Viminale precisa che i transiti giornalieri per la Sicilia hanno fatto registrare una costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di ieri, domenica 22 marzo. La domenica precedente, 15 marzo, il traffico era consistito in circa il doppio di auto e quasi il triplo di passeggeri, rispettivamente 469 e 1384. In particolare, ieri, sono traghettati da Villa San Giovanni a Messina 551 viaggiatori e 239 autovetture. Tutti i viaggiatori – si sottolinea nella nota- sono stati controllati prima di salire a bordo. Dei 551 viaggiatori, 136 sono risultati appartenenti alle Forze dell’ordine che giornalmente attraversano lo stretto per motivi di lavoro; i restanti 415 sono tutti risultati appartenenti alle altre categorie legittimate ad effettuare il traghettamento Comunque, nel caso in cui venga individuato un soggetto non autorizzato, questi verrà fermato e denunciato ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale.
Musumeci contro Lamorgese: state vanificando tutto
Nel corso di un lunedì infuocato, Musumeci era tornato a pungere il governo centrale con una nota indirizzata al Viminale, e nello specifico alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgere: “Lei sta assumendosi una grave responsabilità nel vanificare gli sforzi ed i sacrifici di milioni di siciliani. Agli imbarcaderi della Calabria nessuno vigila sul rispetto dei vostri decreti. Non posso consentire tanta irresponsabilità da parte del governo nazionale verso la Sicilia”.
Il Movimento 5 Stelle: è tutto sotto controllo
“Non c’è stato nessun esodo ieri e soprattutto nessuna mancanza di controlli agli imbarchi. I dati diffusi da Caronte e Tourist parlano chiaro: nell’intera giornata di ieri hanno attraversato lo Stretto soltanto 239 auto e 561 pedoni, tutti regolarmente provvisti di autocertificazione”. Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, smentendo l’allarme di oggi. “Al presidente Musumeci – sottolinea il capogruppo M5S all’Ars, Giorgio Pasqua – chiediamo di tenere bassi i toni ed evitare le polemiche col governo nazionale, che non fanno bene a nessuno, soprattutto considerando che la riduzione dei traghetti era stata voluta proprio dal presidente della Regione”.
“Tuttavia – esorta il deputato Antonio De Luca – non dobbiamo abbassare per nessun motivo la guardia e per facilitare i controlli ed evitare attese ho proposto alle compagnie di navigazione dello Stretto e agli assessori regionali Falcone e Razza di adottare un protocollo insieme a Prefettura, aziende sanitarie, forze dell’ordine, ordini professionali e altre istituzioni, per istituire una check-list veloce, un elenco di nominativi e targhe dei soggetti pendolari che vengono in Sicilia, via mare, per svolgere la loro attività lavorativa. Ci sono infatti medici, sanitari, militari, forze dell’ordine che necessariamente devono transitare. In questo modo gli imbarchi ai traghetti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni potranno essere più veloci e sicuri, perché si conosceranno preventivamente le liste di tutti i soggetti autorizzati a transitare in quanto prestano servizio in Sicilia, mentre tutti gli altri dovranno essere controllati”, conclude De Luca.
“I numeri – aggiunge la deputata Valentina Zafarana – smentiscono l’allarmismo ingiustificato di Musumeci. Le Prefetture stanno facendo il loro lavoro, con i dovuti controlli, secondo quanto disposto dai provvedimenti di Stato e Regione. I responsabili istituzionali non dovrebbero creare inutili polveroni mediatici, che non servono ad altro che incrementare ansie e paure, in un momento in cui invece dovremmo tutti rassicurare la cittadinanza”.