Al di là dell’incerto (e discutibile) destino di Riscossione Sicilia – che vivacchia con 400 milioni di debito sul groppone – la situazione delle società partecipate è impantanata da lungo tempo. La Regione, in questo caos, fatica a districarsi. Negli ultimi 4 anni, solo di stipendi, sono andati in fumo 1,3 miliardi di euro. E nessuna di questa spa riesce a produrre un euro di utile che sia uno per rimpolpare le casse dell’Ente cui fanno riferimento. La Regione appunto.
In questo gioco a perdere, nessun altro intende perdere la faccia: le dimissioni di Domenico Achille da Riscossione Sicilia, assieme a tutto il Cda, ne è un esempio lampante. Il governo non riesce a trovare un nome buono per coprire le falle di Sicilia Digitale (altro prodotto incancrenito dalla mala gestione), Ast, Airgest e chi più ne ha più ne metta.
Prendete l’Ast, la partecipata che garantisce il trasporto a pendolari e turisti. Non redige un Bilancio dal 2016 e nell’ultimo rendiconto (anno 2017) annota un milione di passivo. Un po’ sotto media rispetto alle stagioni scorse: dal 2011 Ast ha bruciato 10 milioni di euro (10!) Un enorme quantità di denaro. Per quanto potrà durare? Se lo chiedono, preoccupati, i 1300 dipendenti (tra autisti e amministrativi).
Casi meno pubblicizzati a livello mediatico sono quelli che riguardano il Parco Scientifico Tecnologico (1,3 milioni di passivo nell’ultimo bilancio) e Società Interporti Sicilia, la spa che avrebbe dovuto occuparsi degli investimenti su Termini Imerese. Ma in quell’area, porto o area industriale che sia, non è mai partito un appalto riconducibile a SIS.
Un altro caso che si è rivelato un boomerang per la Regione è senz’altro quello di Airgest, la società che gestisce uno scalo in crisi come quello di Trapani-Birgi. Nel 2016 ha perso 2,4 milioni di euro, 1,4 nel 2017, e in generale il patrimonio della spa fa segnare un rosso di 1,3 milioni. Tutti a chiedersi dove sia la convenienza in tutto ciò. Tutti a chiedersi, ora che la campagna elettorale è finita, chi si occuperà di questi morti che camminano (prima delle Politiche Musumeci non ammise alcuna nuova nomina). Nei prossimi giorni il fascicolo sulle partecipate tornerà al dibattito in aula. E non ci sarà granché da divertirsi.