Da emergenza sanitaria a emergenza spirituale è un attimo. La gente, funestata di news sul Coronavirus, ha scelto l’alternativa: la fede nel Signore. Altro che Netflix. In questo periodo vanno tanto di moda le messe live. Tutti gli appuntamenti delle reti generaliste che trattano di religione e chiesa cattolica, hanno fatto segnare un incremento nello share: la messa della domenica trasmessa su Rai 1, è passata in poco tempo da 1 milione e 600 mila spettatori, agli oltre 3 milioni e mezzo di domenica 15 marzo (con il 21,7%). Anche le trasmissioni a sfondo religioso – in primis “A sua immagine”, su Rai 1, condotta da Lorena Bianchetti – hanno registrato un picco inatteso. Persino la messa in onda ogni domenica su Rete 4, su Mediaset, fa concorrenza al Grande Fratello.
Ma i numeri più impressionanti sono quelli di Tv2000, la tv privata dei vescovi, che di solito si attesta sull’1% medio di share. In occasione del Rosario di Papa Bergoglio, trasmesso in diretta giovedì sera, si sono sintonizzati oltre 4 milioni di telespettatori, con un immaginifico 13,1%. Anche il Rosario quotidiano da Lourdes regala soddisfazioni. A spiegare il fenomeno, a il Fatto Quotidiano, è il direttore di rete Vincenzo Morgante, con un passato alla guida del Tgr Rai: “A fronte dell’emergenza sanitaria, sta salendo anche l’emergenza spirituale. Le persone hanno bisogno di conforto: chi crede, ma pure chi è in cammino e cerca risposte. Anche se siamo una tv privata, la nostra ambizione è quella di rendere un servizio pubblico, tanto più in un momento come questo”. Non solo fede e sante messe. Su Tv 2000, al mattino, va in onda un cooking show – stile La Prova del Cuoco – e intitolato “Quel che passa il convento”. Chapeau.