Ne ha fatta di strada questo ragazzo venuto dallo Zen: Francesco Scola, 37 anni, è diventato un musicista di livello internazionale, primo clarinetto con la Ulster Orchestra di Belfast. A raccontare la sua storia è Roberto Puglisi su Live Sicilia. Il talento di Francesco, che ha al proprio attivo esibizioni con Riccardo Muti, masterclass e concerti in giro per il mondo, affonda le sue radici nel quartiere popolare di Palermo e in un’infanzia difficile: “Ero un ragazzino vivacissimo e facevamo delle scorribande con gli amici della mia età. Giocavamo a pallone, stavamo sempre fuori. Se non sono rimasto impigliato in qualche errore grave lo devo a mia mamma Nunzia, che purtroppo non c’è più, e a mio papà, Giovanni” .
A dare una direzione alla sua carriera d’artista è la stata la maestra delle medie, che lo convinse a iscriversi a un corso sperimentale di musica. Francesco avrebbe voluto suonare il pianoforte, ma l’unico strumento rimasto libero fu il clarinetto: Che coincidenza strana, o forse non lo è. Mio papà aveva una passione per il clarinetto, ma il nonno non aveva i soldi nemmeno per comprargli lo strumento. E io nemmeno lo sapevo”. “Mi sono innamorato subito, che magia quelle note…- continua Scola nel suo racconto – Mi sono diplomato presto al Conservatorio. Audizione all’Orchestra Sinfonica siciliana. Non mi prendono. Secondo loro non avevo abbastanza esperienza, qualche mese dopo partecipo a un’altra audizione presso il teatro dell’Opera di Roma, circa centoventi partecipanti provenienti da tutta Europa, indubbiamente un livello più alto rispetto a quello precedente. E vinco”.
Ora è in Irlanda del Nord da dieci anni. Prima nemmeno sapeva dove fosse Belfast: “Gli irlandesi, che bella gente. Somigliano, in positivo, ai palermitani. Sono accoglienti, generosi, caldi. Torno qualche volta a Palermo e mi capita di riabbracciare qualche vecchio amico con cui giocavo a pallone. Sì, il clarinetto mi ha salvato”. Scola, fra le altre cose, è professore di “music performance” presso la Queen’s University e si esibisce nelle sale concerto tra le più famose al mondo come la Concertgebouw ad Amsterdam, la Philarmonie a Parigi, la Royal Albert Hall a Londra. Spesso viene invitato da orchestre del calibro della London Philarmonic Orchestra o della Finnish Radio Simphony Orchestra.