Nel comune di Palermo governato da Leoluca Orlando, immacolatissimo campione dell’antimafia chiodata, è successo dell’incredibile: un comitato d’affari avrebbe piantato le tende dentro l’assessorato dell’Edilizia Privata. Sette arresti. Per carità, siamo ancora nelle prime fasi dell’indagine ma Orlando una spiegazione deve darla. Al suo fianco c’è stato da sempre Emilio Arcuri. Che, manco a dirlo, il sindaco ha riportato al vertice dell’Edilizia Privata due settimane fa. Prima lo aveva destituito e poi lo ha richiamato: prima Arcuri era buono, poi è diventato ingombrante, poi di nuovo buono. Poche ore fa, comunque, le porte girevoli si sono fermate: Arcuri, dopo avere annusato l’aria che tira, ha rinunciato. Ma la domanda resta: quale mistero nasconde la schizofrenica danza di Orlando attorno all’uomo che per vent’anni ha amministrato l’edilizia di Palermo?