Gli assessori della Regione siciliana si affidano ai social per comunicare i risultati raggiunti nell’anno appena trascorso. Fin qui sono stati in tre: quello al Lavoro, Antonio Scavone, assieme ai colleghi Bernadette Grasso (Funzione Pubblica) e Roberto Lagalla (Istruzione e Formazione). Con un breve video messaggio hanno ripercorso i risultati raggiunti nei rispettivi ambiti di competenza. Scavone, nominato da qualche mese in quota Lombardo, ha elencato una serie di provvedimenti, che spaziano dai 300 milioni investiti per le problematiche della disabilità (“Abbiamo anticipato le risorse alle ex province affinché venisse garantito il sistema di assistenza nelle scuole”) agli asili nido: “La Sicilia era ultima nella classifica dell’assistenza ai bambini”. Anche qui: 30 milioni. E non sono mancati gli interventi sul mondo del lavoro; mentre il 2020 sarà l’anno del mega bando da 1.200 posti per il potenziamento dei centri per l’impiego, il 2019 ha visto un investimento per 100 milioni in assegni di ricollocazione e 90 milioni in cantieri di servizio. Infine, il grande progetto, si chiama “Garanzia giovani 2”, con cui verranno garantiti 50 mila tirocini formativi dietro un investimento superiore a 200 milioni.
Non si è limitata Bernadette Grasso, di Forza Italia, a snocciolare numeri. Nel ramo della Funzione pubblica, l’assessore ha parlato di una complessiva riorganizzazione della struttura amministrativa, citando l’analisi puntuale dei procedimenti e la ridefinizione dei profili professionali per renderli coerenti con le esigenze dell’amministrazione. Fra i risultati più prestigiosi spicca il rinnovo per i dipendenti del comparto dopo oltre 12 anni d’attesa (anche sui dirigenti c’è l’accordo). Ma il risultato di cui si vanta maggiormente la Grasso riguarda la stabilizzazione dei precari degli enti locali e della Regione. In tema di Autonomie locali, invece, spicca l’intervento a favore di liberi consorzi e città metropolitane, che ha consentito loro di chiudere i bilanci. Infine c’è l’utilizzo di 115 milioni dei fondi Poc, che hanno permesso a circa 80 comuni di acquistare i nuovi scuolabus.
E di istruzione, ovviamente, ha parlato l’assessore al ramo Roberto Lagalla. Immancabile il riferimento alla formazione professionale, che da “mangiatoia” si è trasformata in risorsa: “Il 2019 ha confermato la ripresa delle attività della formazione professionale, che nel 2020 cambierà ancora, garantendo un ancoraggio con le politiche attive del lavoro. Col bando Giovani 4.0 abbiamo parlato ai ragazzi riqualificando molti profili”. Tra i risultati raggiunti i numerosi interventi – circa 15 mila – sull’edilizia scolastica ai fini della sicurezza. “Mentre l’obiettivo è il potenziamento del tempo pieno per garantire pari opportunità ai nostri ragazzi”. Ma, promette Lagalla, saranno favoriti interventi anche a favore dei bambini in età pre-scolare (0-6) e per quelli meno fortunati.