Il Dramma Antico è anche una grossa impresa economica. Il bilancio del 2017 parla di incassi e contributi da un lato e costi di produzione che viaggiano attorno ai sei milioni e mezzo di euro. Con un incremento di circa un milione di euro rispetto al 2016.
Nel 2017 l’INDA ha incassato 3 milioni e 760 mila euro in biglietti e 422 mila euro in altri proventi. Inoltre ha incassato un milione di contributo del Ministero dei beni culturali, oltre 800 mila euro dalla Regione, e circa 600 mila euro di proventi a vario titolo (Siae, recupero fondi etc), per un totale di 6 milioni e 600 mila euro.
I costi sostenuti nel 2017 sono sono stati di 6 milioni e mezzo di euro. Le voci di costo più alte sono salari e stipendi di impiegati, tecnici e artisti (un milione e 700 mila euro) e “Servizi” (2 milioni e trecentomila euro).
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE USATO SICURO
Il CdA dell’Inda è composto da 5 componenti + 1. Una sorta di consiglio modello tresette: col morto. Quasi tutti i componenti hanno avuto negli anni e decenni passati rapporti e ruoli di responsabilità nel Dramma Antico.
Presidente è il sindaco pro tempore di Siracusa, carica non delegabile. Il 25 giugno, dopo il ballottaggio, sarà Paolo Reale o Francesco Italia.
Consigliere delegato è l’ex commissario Pier Francesco Pinelli.
Consiglieri sono:
– Paolo Giansiracusa, docente all’accademia delle belle arti. Ampio curriculm scientifico. E’ stato già nel Cda dell’Inda ed è stato assessore sia comunale che provinciale.
– Manuel Giliberti, architetto, regista e scenografo sia teatrale che cinematografico, è stato a a più riprese componente del Cda Inda e anche presidente facente funzioni e fra il ’95 e il ’98 responsabile della cultura per la Provincia.
– Margherita Rubino, docente di teatro antico all’università di Genova, ha collaborato lungamente all’Inda con vari incarichi scientifici.
Il sesto componente del CdA, ma sena diritto di voto, è Pucci Piccione, rappresentante degli “Amici dell’Inda” eredi dei “Soci del Dramma Antico” del 1913 di Mario Tommaso Gargallo.