Se non fosse che la Sicilia ha una carenza di medici e specialisti, e dopo aver cercato di richiamare quelli andati in pensione ha deciso di coinvolgere anche i laureati non ancora specializzati, il test d’ingresso a Medicina andato in scena ieri suonerebbe come normale. Ma normale non è. Si sono presentati in migliaia ai nastri di partenza: ci sono 400 posti a Palermo e 100 a Caltanissetta. Il fascino del camice bianco è rimasto immutato. Ma la differenza – sostanziale rispetto a qualche tempo fa – è che con una laurea in Medicina o Odontoiatria non si resta a spasso. La percentuale di occupazione entro i 5 anni dal conseguimento di un titolo è del 100%. Inoltre, in Medicina si guadagna bene e si comincia a guadagnare più o meno subito, esauriti gli studi. Nelle scuole di specializzazione, il naturale approdo dei neolaureati, si portano a casa 1.600 euro al mese. Più che uno stipendio medio. Ma anche il lavoro nelle cliniche private, qualche sostituzione all’Asp, o roba simile, generano profitti.
A incoraggiare la carriera di questi medici provetti ci ha pensato anche Giuseppe Gallina, coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Palermo: “In Sicilia abbiamo una situazione particolare. Nei prossimi due, tre anni ci sarà un massiccio esodo di medici per raggiunti limiti d’età. Allo stato attuale il gap è negativo, c’è una indisponibilità di medici specialisti. Per colmarlo bisognerebbe aumentare i posti nelle scuole di specializzazione”. Ad essere già cresciuti sono i posti per la facoltà di Medicina sia a Palermo (dai 260 del 2016 ai 400 attuali) che a Caltanissetta (da 60 a 100).
Ma è cresciuta anche l’incertezza dei test, specie nella parte relativa alla cultura generale (12 domande, più di logica, fisica e matematica): i candidati si sono ritrovati a rispondere – nei 100 minuti complessivi accordati dalla prova – anche ad alcune curiosità sul futurista Marinetti, all’ubicazione del Madame Tussauds (il museo delle cere londinese), ai testi di Agata Christie o alla vita di John Fitzgerald Kennedy. Ma che c’azzeccano con la Medicina? A cimentarsi sono stati quasi 69 mila in tutta Italia, a passare saranno in 11.500. Il 17 settembre sapranno il risultato, dal 27 potranno accedere al proprio elaborato (60 domande secche) e dall’1 conosceranno la propria destinazione fra le università indicate come preferite.