Uno spaccato di vita del nostro Paese, con grandi artisti e un repertorio irripetibile, arriva a Palermo il prossimo 7 settembre: al Teatro di Verdura si esibirà Renzo Arbore, on the road, con la sua Orchestra Italiana. Un evento mai fuori moda. Costituita nel 1991, l’Orchestra, che si dedica alla valorizzazione della canzone napoletana classica e al suo rilancio in giro per il mondo, presenta fra i migliori talenti in circolazione: tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, la fisarmonica e il piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Raffaele La Ragione, Salvatore Esposito e Salvatore della Vecchia.

Arbore, showman di Foggia che da 28 anni persegue una “mission”, porta in scena il meglio che c’è. Una ricetta sempre fresca, che ha già fatto tappa in numerose località – dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada – riuscendo sempre a fare grande presa sul pubblico. In Sicilia l’evento è organizzato da Gianfaby Production e primaMusica. Non è soltanto un’esperienza musicale, è un’esperienza di stile. Arbore è un pioniere del genere: al Mointreaux Jazz Festival del 1991, fu ribattezzato da Quincy Jones “Tha new italian renaissance man”. L’uomo del rinascimento della musica e dello spirito creativo. Un’etichetta da cui non si scolla mai. Tanto meno alla veneranda età di 82 anni.