“Col ca… che vi rinnovo il contratto”. Sarebbe questo il momento apicale della lite fra Eleonora Abbagnato e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, di cui la ballerina palermitana è direttrice fino al 2021 (incarico appena rinnovato dalla sindaca Virginia Raggi). Sarà per colpa dello stress, come ha provato a giustificarsi in un primo momento la Abbagnato, ma si è andato un po’ troppo oltre. Tanto che le rappresentanti sindacali unitarie della Fondazione lirica capitolina hanno scritto una lettera al sovrintendente Carlo Fuortes, al direttore del Personale e alla stessa Abbagnato per contestarne i modi e chiedere provvedimenti: “E’ stato un atteggiamento non costruttivo”, “irrispettoso” e “non consono al ruolo che ricopre”.
Tutto è accaduto il 25 luglio, durante le prove del balletto di “Giulietta e Romeo” alle Terme di Caracalla. Alla richiesta, da parte di un tersicoreo, di ripetere ancora una volta la sua parte, la Abbagnato è esplosa: “Si è rivolta alla compagnia con epiteti ingiuriosi, gravemente lesivi della dignità personale e professionale dei ballerini e in palese violazione dell’art. 6 del vigente Codice Etico” denunciano le Rsu del teatro in una lettera. Epiteti cui sarebbero seguite “minacce circa la stessa attività lavorativa di alcuni componenti del corpo di ballo: “Col c… che vi rinnovo il contratto!” si sarebbe spinta a dire la Abbagnato. Il 60% dei ballerini è a tempo determinato.
Precedentemente, “la signora si era rivolta all’intera compagnia con un esplicito ‘andate a fare in cu…’ mimando l’offensivo gesto dell’ombrello”. Nel repertorio non manca nulla. Convocata su richiesta degli artisti in assemblea, la Abbagnato si sarebbe dapprima scusata, poi sarebbe tornata ad addossare le colpe alle presunte mancanze del corpo di ballo. La sindaca Raggi specifica che “è in corso un’indagine per verificare il contenuto di quella lettera”. Tra le misure previste dal regolamento disciplinare c’è anche la sospensione dal lavoro. Ma forse sarebbe troppo.