Sarebbe bello poter credere alle parole di Matteo Salvini e immaginare che all’origine dello scontro sulla riforma della giustizia andato in scena ieri con il Movimento 5 stelle ci sia una volontà sincera da parte della Lega di difendere il principio del giusto processo, di combattere i tempi lunghi della giustizia, di opporsi alla barbarie del processo mediatico, di ribellarsi all’eccessiva discrezionalità di cui godono i magistrati italiani. Sarebbe bello poter credere che dietro all’ultima battaglia tra Lega e M5s… L’articolo completo su ilfoglio.it