Ha lasciato Lampedusa con la promessa che non sarebbe cambiato nulla. Che un medico resta pur sempre un medico. Da qualche settimana, però, Pietro Bartolo è “costretto a” a occuparsi di politica. Dopo qualche momento di tensione col Pd – nelle cui liste è stato eletto – e una chiacchierata chiarificatrice con Nicola Zingaretti, al medico di Lampedusa è toccata la vice-presidenza della commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe). L’elezione è avvenuta mercoledì pomeriggio: “È un bel segnale che questa elezione sia avvenuta proprio nell’organismo parlamentare che si occupa di migrazioni – ha detto Bartolo – in un momento in cui registriamo un preoccupante vento nostalgico di un passato che invece deve rimanere tale. Per me è una grandissima responsabilità e sono onorato di questa elezione. Ma il segnale è per tutti noi, per tutti coloro che hanno fatto del soccorso e dell’accoglienza il faro delle proprie azioni”. Il Pd, che aveva già ottenuto la presidenza del Parlamento europeo con David Sassoli, in Europa ha fatto la voce grossa: tra i quattro vicepresidenti di commissione c’è anche l’altra siciliana Caterina Chinnici (commissione controllo dei bilanci).