“Il governo Musumeci prenda atto che sarebbe stato sconfitto al voto anche se si fosse votato con il vecchio sistema delle palline bianche e nere nell’urna, tranne casi di daltonismo”. Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Ars, è intervenuto più volte a margine della seduta di ieri sul “collegato” per evidenziare le crepe fra governo e maggioranza in aula. La doppia bocciatura col voto segreto di un paio di articoli della legge stralcio, è l’ennesimo segnale di rottura all’interno di una coalizione che non ha mai avuto i numeri: “È ridicolo che il governo, per nascondere il proprio fallimento, abbia sostenuto che il sistema elettronico non funziona per i deputati della coalizione Musumeci, visto che funziona perfettamente per i deputati dell’opposizione – ha aggiunto Lupo -. Il presidente dell’Assemblea non avrebbe dovuto sospendere la seduta”. Poco prima il deputato del Partito Democratico aveva rincarato la dose: “Anche se abbiamo appreso dalla stampa che la coalizione di governo si è allargata, oggi sperimentiamo come sia implosa un’altra volta. Musumeci affronti il dibattito parlamentare in aula in ordine alla crisi della sua maggioranza”. Il governatore non era in aula, a differenza di Armao. L’assessore all’Economia, dopo aver fatto approvare (mesi fa) una Finanziaria lacrime e sangue, aspetta ancora che le cifre accantonate nella legge di Stabilità siano “sbloccate” da un emendamento contenuto nella legge stralcio. Ammesso che si riesca ad approvare.