Ma chi sono i puri e i duri, i giusti e i santi della giustizia? Quali magistrati eleveremo agli altari per dire che quelli lì, quelli come Luca Palamara e gli altri suoi colleghi sfregiati dalle intercettazioni, altro non erano che mele marce, reprobi da appendere al palo della gogna e da trascinare al rogo? Quali luminosi esempi troveremo tra i tribunali e le procure per dire finalmente che il sistema è salvo e che ogni cittadino potrà da ora in poi inchinarsi davanti alla sacralità dei giudici chiamati ad amministrare la legge in nome del popolo italiano? L’articolo completo su ilfoglio.it