Curiosità, disinvoltura, divertimento e passione. Sono queste le qualità che caratterizzano il piccolo Duilio Virzì, musicista di 11 anni, palermitano. “Un bambino nato in seno alla musica”, così viene definito il percussionista e fisarmonicista oggi studente al quarto anno del Conservatorio Scarlatti di Palermo. Non è solo la musica strumentale quella che pratica Duilio, anche la composizione è nelle sue corde. Nel suo primo disco “Il gioco della vita”, presentato di recente al Teatro Agricantus di Palermo, dà le parti del violino e del basso ai musicisti che accompagneranno i suoi brani. Due di questi, tra cui “La strada” sono scritti dal piccolo genio creativo.
La passione di Duilio nasce con mamma Emanuela, cantante e musicista di musica popolare, durante la vita intrauterina. Il piccolo gode della passione e dei ritmi popolari della musica mediterranea che la mamma porta in giro per la Sicilia nei concerti. Sonorità che segneranno l’evoluzione del piccolo Virzì. All’età di un anno Duilio già si dimena nel suo approccio tattile con il tamburello, strumento che trova attaccato sul termosifone di casa. In tempi più recenti trovano spazio i tamburi a cornice, la darbouka, la fisarmonica, il pianoforte e la loop station. “Fin dalla nascita notavamo come Duilio rimaneva estasiato durante la visione di video, concerti e prove del gruppo”, racconta mamma Emanuela. “I suoi occhi brillavano e il suo atteggiamento era rilassato, seppur partecipe con movimento di mani e piedi”. Ad un anno compiuto, il tamburello diventa uno dei suoi giochi preferiti. “Era divertente vederlo tamburellare, cercando di seguire quei ritmi che da sempre lo avevano accompagnato”.
Duilio oggi è uno dei percussionisti nel nuovo disco “Subway” di Ruggiero Mascellino, noto fisarmonicista e compositore palermitano oltre che suo insegnante di fisarmonica al Conservatorio di Palermo. Duilio suona la tammorra e il tamburello nonostante non abbia mai studiato quest’ultimo. “Subway” è un collegamento rapido tra stazioni diverse, ambienti, profumi, colori e suoni. Non c’è prologo né epilogo ma un nucleo unico, internamente vario. Dieci brani di stile diverso, dal manouche alla musica pop e jazz fino alla musica classica e da film accompagnano il viaggiatore in un percorso di suggestioni sonore, dal mondo dell’accademia alle sperimentazioni più disparate, conservando anche un’eco popolare. Duilio conosce Mascellino all’età di cinque anni e se ne innamora. A sei anni prende in mano la sua prima fisarmonica.
Prossimi impegni lo vedranno al Rito della Luce di Tusa, il 23 giugno in un suggestivo spettacolo al tramonto per salutare l’inizio dell’estate. Duilio e mamma Emanuela si esibiscono spesso insieme in concerto in una perfetta simbiosi nata dalla cura verso i desideri e la passione del figlio. “Un legame forte che va oltre il rapporto naturale tra mamma e figlio. “Ogni volta che suoniamo, abbiamo entrambi uno sguardo compiaciuto”, così viene definita la loro unione sul palcoscenico. “Uno sguardo ammiccante, complice, che ci trasporta in un mondo tutto nostro fatto di suoni, ritmi e gioia di esprimerci”.