“Siamo a mare”. Palermo, una città crocevia di popoli, di storie e racconti diventa scenario e si fa memoria di chi ha creduto in questa terra, degli eroi uccisi dalla mafia che diventano ispirazione per cambiare qualcosa anche oggi. Una città che si affaccia sul mare da cui non si scorge il mare se non dai luoghi più vicini alla costa accanto a chi vive per stupirsi ancora una volta di questo mondo pieno di grandi ricchezze. Il mare che veicola popoli e restringe i continenti, accoglie chi arriva dall’altra sponda e domenica sera alle 18 e alle 21 sul palco del teatro Santa Cecilia a Palermo è motivo ispiratore dello spettacolo “Siamo a mare – parole e musica”, uno spettacolo concatenato tra umanità, sociale e creatività per ricordare Don Pino Puglisi, Mario Francese, Piersanti Mattarella, Rocco Chinnici, Claudio Domino, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Libero Grassi, Emanuela Loi, Paolo Borsellino e Peppino Impastato.
Questi eroi di ieri e di oggi, in un fil rouge che unisce poesia, musica e immagini vengono raccontati in modo tematico con la musica d’autore di De Gregori, Dalla, Fossati, Battiato e Fabrizio Moro eseguita dal vivo in una reinterpretazione dei maestri della Scuola Popolare del Brass Group, Fabio Lannino al basso, Giuseppe Preiti al piano, Vito Giordano alla tromba, Walter Nicosia alla voce e dagli allievi Ciccio Foresta alla batteria, Eleonora Pampillonia, Alisia Ingrassia, Rossella Palermo, Dalila Torrisi e Silvia Caruso alla voce sul testo di Marcello Alessandra “Siamo a mare – Parole e Musica”. Tra suggestioni e documentazione storica, Palermo risorge dai suoi morti e con “Siamo a mare”, lo scrittore e psichiatra Alessandra, che ha vissuto da cittadino questi avvenimenti vuole dare un messaggio positivo nient’affatto retorico soprattutto ai più giovani che non hanno conosciuto o non conoscono queste tragedie.
A proposito di prospettive, “Siamo a mare”, che unisce sul palco anche le immagini prosegue con le foto storiche di Franco Lannino per continuare con le vedute aeree e realizzate con drone in “Sua Altezza Palermo” da Pucci Scafidi. “Una prospettiva dall’alto per una lettura più precisa della città”, racconta Scafidi. “Fotografie pittoriche, pulite, precise sulla grande bellezza di Palermo. Anche il mercato del Capo e di Ballarò vengono immortalati, il pescato e il Festino di Santa Rosalia, una festa religiosa se non pagana”. Cosa significa guardare dall’alto? “Guardare la città che si affaccia sul mare da cui non si vede il mare. Dall’alto hai un punto di visto diverso ma completo”.
La finalità dello spettacolo realizzato con il contributo del Brass Group, con il patrocinio del Comune di Palermo e il sostegno dell’Ordine degli Avvocati, del Lions Club Palermo Guglielmo II, Conad Orizzonte e di ArcaPharma, dell’associazione StupendaMente, con la grafica a cura della società Idead, è a scopo sociale. Tutto il ricavato sarà devoluto all’acquisto degli arredi dell’asilo nido che nascerà a Brancaccio grazie al Centro Padre Nostro, ad una biblioteca rivolta ai bambini del Centro Santa Chiara e ad un corso di arte-terapia rivolto ai pazienti della Clinica Psichiatrica Universitaria di Palermo. Tra i brani che verranno interpretati dai musicisti del Brass Group ci saranno “La storia siamo di noi” di De Gregori che riprende la storia di tutti gli eroi uccisi da mano mafiosa e la canzone “Palermo dai” del maestro Ignazio Garsia dedicata ad “una città che risponde bene a questi eventi a scopo sociale. A confermarlo è il sold out del primo set pensato per la serata. L’idea inoltre è che lo spettacolo possa arrivare nelle scuole come mezzo educativo”, conclude Rosanna Minafò che leggerà sul palco alcuni estratti degli scritti di Marcello Alessandra.