L’hanno annunciato, sponsorizzato, chi hanno fatto un “evento culturale” attorno con tanto di mostra negli ipogei di piazza Duomo. Tutto a maggior gloria della “Crocefissione di Sant’Andrea” di Caravaggio, custodita dal museo di Cleveland e “prestata” da sabato prossimo fino a gennaio del 2020 a Siracusa per “dialogare” con l’altro Caravaggio, il Seppellimento di Santa Lucia.
Ma è tutto un inganno. Come annunciato dal giornalista Toi Bianca nel suo blog Strummerleaks: “La Crocefissione di Sant’Andrea” di Caravaggio, non sarà esposta da sabato prossimo a Siracusa così come annunciato urbi et orbi dal Comune e rilanciato oggi anche da Repubblica. Il dipinto del Maestro Merisi non si sposta dalla città dell’Ohio e non c’è in programma alcuna mostra all’estero nè alcuno spostamento del dipinto.
Allora come è possibile che l’assessorato regionale alla cultura, la soprintendenza di Siracusa, l’assessore Granata abbiano annunciato in pompa magna che il dipinto di Cleveland, l’unica “Crocefissione di Sant’Andrea” ritenuta certamente autentica e su questo “prestito” – peraltro lunghissimo – abbiano organizzato un grande evento culturale? Possibile che nessuno abbia chiesto documenti della concessione del preziosissimo dipinto? Possibile che nessuno abbia fatto una banalissima telefonata a Cleveland?
Sono molte le risposte che a Piazza Duomo (lato Soprintendenza e lato Vermexio) e a Palermo dovranno fornire per spiegare all’opinione pubblica questa grottesca e un po’ inquietante fakenews istituzionale”. Fin qui Il blog. Certamente le domande sono legittime, i dubbi sorgono spontanei, e soprattutto ci si chiede come è stato possibile organizzare un tanto poderoso e rutilante apparato attorno al prestito del quadro senza avere un riscontro?
Ma basterà aspettare una settimana e vedere cosa appare nella “Sala Caravaggio” della soprintendenza in piazza Duomo a Siracusa. Se non arrivano prima, quel giorno si avranno molte risposte.