Bibì diceva che c’era “la manina” della Lega nel condono penale occultato tra le righe della pace fiscale, e allora Bibò gli rispondeva sarcastico: “Conte leggeva e tu scrivevi”. Quindi Bibì si dava l’aria di quello tutto bellicoso e risentito, mentre Bibò faceva spallucce da menefrego tornandosene a Milano “per stare un po’ con mia figlia” (aggiungendo però – è il copione – “alla pazienza c’è un limite”). Più compari che dioscuri, più Gianni&Pinotto che Craxi&De Mita… Leggi l’articolo completo su ilfoglio.it