Del commissario Montalbano avrete certamente sentito parlare. La sua casa di Marinella non è altro che Punta Secca, una borgata del Ragusano, a un’ora e mezza d’auto da Catania (sorvoliamo sulla “strada della morte” che non è aria). A cinque minuti da P.Secca sorge Casuzze, un piccolo centro che negli anni ha ceduto la sua verginità a costruttori edili senza scrupoli e proprietari di casa conniventi. Bene, oggi vorrebbero realizzare uno chalet sulla spiaggia per fare in modo che la borgata diventi trainante nell’economia turistica del territorio. Ma gli stessi proprietari che hanno le abitazioni a dieci metri dal mare, protestano: lo chalet, secondo loro, avrebbe un impatto devastante per le dune di sabbia. Ma da che pulpito! Dopo aver fatto i porci comodi in tutta l’area, divenuta ad altissima densità abitativa, ora si scoprono protettori della fauna e della flora, ambientalisti di tutto punto. Quando idee potenzialmente giuste, si trasformano in arcaiche convinzioni (fra l’altro non suffragate da un minimo di coerenza), il primo istinto è l’insulto libero. A quegli ambientalisti fanatici che vogliono bloccare lo sviluppo o, forse, preservare soltanto la propria intima serenità, non dico altro che “siete dei poveretti”.
Massimo, da Ragusa