Tra i film finanziati dalla Film Commission dell’assessorato regionale al Turismo (sono 34 le produzioni meritevoli, finanziate con 1,5 milioni complessivi) c’è anche “Tutto il giorno davanti”, che si ispira alla vita di Agnese Ciulla, ex assessore alle Attività sociali di Palermo. Che nell’ultima giunta Orlando, quella precedente all’attuale, segnò un cambio di rotta estrema nel percorso dell’accoglienza, dell’integrazione, dell’affermazione dei diritti, dell’abbattimento degli steccati. Come ha osato dire in più interviste, Ciulla non è mamma di due figli – di 17 e 11 anni, quelli “naturali” – bensì di migliaia di persone che hanno incrociato il suo sguardo, la sua benevolenza, mentre era assessore.
Qualche tempo fa, sentita da Buttanissima, la Ciulla ha spiegato come l’accostamento delle sue vicende a una produzione televisiva (il film, prodotto da Bibi Film e diretto da Luciano Manuzzi, andrà in onda su Rai 1) quasi la straniva: “Il film racconta Palermo, racconta gli anni ’14, ’15, ’16 fortemente caratterizzati dall’accoglienza di minori non accompagnati – spiegava -. Dalla mia esperienza hanno deciso di trarne spunto per raccontare il fenomeno. Ero perplessa sulla scelta di fare addirittura un film su di me. Credevo fosse spropositato l’interesse nei miei confronti. C’erano e ci sono tante persone che lavorano a questo. Per me il tributo era da dare a tutti. Io per mesi ho declinato la proposta. Fin quando non è venuta fuori una storia che guardasse alla città, che fosse tributo alla città”. A quel punto è arrivato l’ok. E nei prossimi mesi si monterà il set: a interpretare Agnese sarà un’altra figlia di Palermo: Isabella Ragonese. Un’idea di Ciulla, l’abbattimento delle frontiere, sembra lontanissima dai propositi attuali dell’Europa. Ma giustifica, ora e per sempre, un’apertura di solidarietà a cui è impossibile non rassegnarsi.