Manca ancora il quadro ma si può dire che la cornice, tutto sommato, c’è. Stati Uniti e Ucraina hanno definito i termini generali dell’accordo che dovrebbe consentire ai primi di mettere le mani sulle ricchezze minerarie della seconda, come forma di ristoro per l’impegno economico e militare americano nella difesa di Kiev contro l’invasione russa. È Donald Trump, durante la sua prima riunione con i ministri, ad annunciare che venerdì Volodymyr Zelensky sarà alla Casa Bianca, firmerà l’intesa e “riavremo i soldi”. L’idea di base è quella di costituire un fondo di investimento partecipato dai due Paesi, al quale l’Ucraina parteciperà al 50% attraverso i ricavi generati da tutte le sue risorse energetiche e minerarie, escluse quelle che già attualmente contribuiscono al bilancio statale. È il modo per consentire l’accesso legale agli Usa al tesoro sotterraneo presente nel suolo ucraino ma viene chiarito che per ora si tratta solo di un accordo quadro: ne dovranno seguire altri, soprattutto per dirimere le incognite e le questioni ancora irrisolte. La più importante attiene alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina da parte americana: per ora Donald Trump ha resistito alle insistenti richieste di Volodymyr Zelensky, ma per il presidente ucraino lo sfruttamento minerario e la garanzia di un ombrello americano sotto cui ripararsi vanno di pari passo. “Scordatevi” l’adesione dell’Ucraina alla Nato, perché “probabilmente è stata la ragione per cui la guerra è iniziata”, dice ancora una volta il presidente americano, senza però svelare piani alternativi. Continua su Huffington Post