E’ il definitivo naufragio di un amore. Perché ci fu persino un momento in cui lui regalò a lei un anello, uno di quegli “smart ring” che monitorano il sonno e la frequenza cardiaca. Finché però
quell’anello lei non se lo tolse, con stizza, e lo gettò nel cestino assieme alla loro quasi amicizia. Sicché ieri, giorno del compleanno di Giorgia Meloni, Matteo Renzi ha fatto depositare in Parlamento due interrogazioni parlamentari che sono evidentemente un dispetto: la prima interrogazione riguarda i regali ricevuti dalla presidente del Consiglio per il suo compleanno (“se superiori ai 300 euro ha restituito la differenza?”) e la seconda, invece, per sapere se per la nuova casa della premier sia stato speso denaro pubblico. Come dire: tanti auguri, cara Giorgia. Tiè, beccate questo! Mentre lei, com’è noto, qualche mese fa aveva benedetto la famosa norma “anti Renzi”, quella che impedisce ai parlamentari di avere lavori retribuiti fuori dall’Unione europea (e Renzi gira il mondo arabo facendosi pagare per le sue conferenze). Così lei in privato morde il nome di lui, e lui fa lo stesso con lei. Talvolta, in mezzo, ci si trova Roberto Giachetti, il deputato di Italia viva che è amico di entrambi. I ragazzi di Fratelli d’Italia dicono che Renzi, quando erano amici, accampava pretese e voleva nomine che non gli sono state date. I ragazzi di Italia viva dicono invece che è solo politica: Renzi fa l’opposizione. Chissà. Resta il dubbio, conoscendo il carattere d’entrambi, che non c’entri nemmeno più troppo la politica. Fra dispetti e sferzate, avversioni e risentimenti, questa sembra aver perso ormai il suo fine originario. Antipatia, ecco la parola. Leggi su ilfoglio.it