Lo scandalo non è il mezzo milione di euro che lui ha incassato in due anni dalla Regione. Maurizio Scaglione, dipinto da un giornale nazionale come il super pagnottista di Sicilia, non è un genio della comunicazione né un mago della finanza. E’ uno dei tanti faccendieri che girano per i palazzi del potere con l’unico obiettivo di agguantare una manciata di denaro pubblico. Gestisce pure un giornaletto che usa come miele per le mosche. Attira politici e grand commis, li intervista e gli fa credere di averli trasportati nel mondo fatato dell’informazione. Poi presenta il conto. Perché il suo fine ultimo è quello di rastrellare affidamenti e incarichi per le sue società. Lo scandalo non sta nella montagna di soldi che lui riesce a intascare ma nella vanità dei politici che si prestano al suo gioco e che indirettamente lo aiutano a costruire fortune spropositate.