Forse gli splendori di Palazzo dei Normanni gli hanno appannato la vista. Sta di fatto che Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale, crede – paradossalmente crede – che la Sicilia stia vivendo “un momento d’oro”. Ma dove tiene gli occhi? Fuori dal Palazzo si accavallano i disastri. Per tutta l’estate i siciliani hanno tribolato per la siccità, un’emergenza che né lui né il governo di centrodestra hanno saputo risolvere. E a fine anno è esplosa la sanità: sia quella pubblica dei pronto soccorso e della gente che muore sulle barelle abbandonate nei corridoi; sia quella delle strutture convenzionate, sulle quali si è abbattuta la scure delle tariffe al ribasso imposte dal governo Meloni. Galvagno abbia la bontà di farsi un giro tra ospedali e ambulatori. Come Faraone, come Schifani o come i deputati del Pd. Poi dica se vede oro o ferraglie arrugginite.