“Un nuovo ‘successo’ si aggiunge a quelli inanellati dalla Regione Sicilia e dal governo Meloni: uno dei siti di turismo più importanti del mondo, Fodor’s Travel, cita Agrigento non per la sua bellezza ma perché la considera una meta da evitare”. Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.

“Peccato, però, che la città siciliana sia stata scelta come ‘Capitale italiana della cultura per l’anno 2025’. I motivi per cui Agrigento è finita nella blacklist di Fodor’s è chiaro: ‘l’area sta affrontando una grave crisi idrica che potrebbe essere ulteriormente aggravata dall’aumento del turismo’, spiega il sito. Aggiungendo: ‘una governance inefficace e a una cattiva gestione: il governo italiano ha stanziato 20 milioni di euro per l’acquisto di autocisterne e lo scavo di nuovi pozzi in Sicilia. A luglio è stato completato circa il 17% dei lavori previsti’. Insomma, anche rispetto ad Agrigento la Regione di Schifani e il governo continuano a raccogliere i frutti del loro lavoro. Se non fossero bastati i pesantissimi disagi per i cittadini e le enormi difficoltà per le imprese, ora si annuncia anche una pessima figura nel mondo”, ha concluso.

Fodor’s, il produttore di guide turistiche, ogni anno stila una lista speciale denominata “No List” che ha l’obiettivo di segnalare le destinazioni “che soffrono di una popolarità insostenibile”. Si tratta di mete turistiche molto popolari ed ambiti dai viaggiatori di tutto il mondo, ma che lottano nel tenere il passo con il turismo di massa. Si tratta della seconda batosta americana nei confronti della Sicilia: l’estate scorsa, nel bel mezzo della siccità, il New York Times descrisse la situazione d’allerta beccandosi i rimbrotti di Schifani, che parlò di “fake news”.