Il 15 dicembre si avvicina e con esso una possibile piccola ma simbolica sconfitta per Matteo Salvini. Tra due settimane, infatti, il congresso regionale della Lega in Lombardia eleggerà il suo nuovo segretario e spuntarla potrebbe essere un candidato diverso da quello sponsorizzato dal Capitano. Che infatti è preoccupato di “perdere” una Regione importante alla vigilia del congresso federale in programma all’inizio del 2025.

A ben guardare, già il fatto che in corsa per succedere a Fabrizio Cecchetti ci siano tre nomi e non un candidato unitario come auspicato rappresenta una parziale sconfitta per il leader della Lega. “È la riprova che i suoi appelli valgono meno di zero”, commenta con Huffpost Paolo Grimoldi, ultimo segretario lombardo eletto (Cecchetti è stato nominato coordinatore direttamente da Salvini) e oggi fuori dal partito perché espulso a giugno. In pista, da tempo, c’erano Luca Toccalini, responsabile della giovanile mandato avanti dal Capitano, e Massimiliano Romeo, capogruppo in Senato autocandidatosi e con un curriculum molto solido. Nelle ultime settimane, però, si è aggiunto un terzo nome, quello dell’outsider Cristian Invernizzi, esponente del malcontento lombardo verso la direzione salviniana. “Se si è arrivati a tre candidature significa che la gestione attuale della Lombardia è disastrosa”, punge Grimoldi.

Le candidature non sono ancora ufficiali. Ieri si sono chiuse le votazioni dei militanti delle varie sezioni che hanno eletto i rispettivi delegati. È tra di loro che chiunque voglia prendere in mano le redini regionali del partito dovrà raccogliere almeno 60 firme, altrimenti non sarà candidabile. Prima di votare, però, potrebbero esserci delle consultazioni per cercare di mediare tra i tre nomi e provare ad arrivare a una corsa a due. Continua sull’Huffington Post