Non doveva diventarlo, ma forse lo diventerà. L’asse fra Raffaele Lombardo, Roberto Lagalla e Gianfranco Micciché avrà un simbolo e, probabilmente, sarà un nuovo partito. Lo ha detto il leader del Mpa a Repubblica: “Renderemo pubbliche le ragioni dell’intesa, i punti essenziali della proposta politica e i nostri obiettivi. Poi dovremo darci un’organizzazione, in vista delle elezioni provinciali, a prescindere dal fatto che si voti o meno direttamente”. L’appuntamento è in programma a dicembre: “Proveremo a trovare un simbolo e un nome che rappresentino storie e prospettive. Lagalla partecipò con la sua Idea Sicilia alle Regionali del 2017. Oggi, sebbene ancorato nel centro-destra, non ha un’appartenenza partitica marcata e per questo molto sindaci liberi guardano a lui e sono interessati alla nostra intesa”.

Da quest’asse, a sentire Lombardo, non verrà messa in discussione la leadership di Schifani: “Un sindaco come candidato alla presidenza? Che il sindaco di Palermo possa aspirare a fare il presidente della Regione è normale. Che lo faccia il professore Lagalla lo escludo. Noi non mettiamo in discussione la rielezione dell’attuale presidente Schifani che sta ottenendo ottimi risultati, dall’economia alle infrastrutture”.