Lo scandalo vero è che nessuno si occupa degli scandali. Sul malaffare di Sicilia potrebbero intervenire i leader nazionali con quel poco di moralismo che gli è rimasto tra le mani. Ma sia Giorgia Meloni che Antonio Tajani preferiscono girarsi dall’altro lato e lasciare ai cacicchi locali i piaceri e i rischi delle abbuffate alla ricca tavola del turismo o alla mensa dorata di Palazzo d’Orleans. Oppure potrebbero intervenire i leader siciliani. Che però non esistono. Il segretario di Forza Italia, Marcello Caruso, è un cartonato sottomesso ai voleri del governatore Schifani e agli intrighi del suo cerchio magico. Mentre i due segretari di Fratelli d’Italia, Salvo Pogliese e Giampiero Cannella, si elidono a vicenda, lasciando campo libero all’avida corrente turistica e alla giostra dei milioni pilotata dal Balilla. Cercasi sceriffo nell’immenso farwest di Sicilia.