“La nostra Regione compie un passo fondamentale nella tutela delle nuove generazioni e nella lotta contro le dipendenze, con particolare attenzione al fenomeno devastante del crack e di altre sostanze stupefacenti. Vogliamo offrire una copertura normativa completa che non solo intervenga sulla prevenzione, ma si concentri anche sulla cura e il reinserimento sociale di chi vi cade vittima. Ecco perché, così come promesso, stiamo assicurando una copertura finanziaria di 11,2 milioni di euro al disegno di legge che tra poco verrà esaminato dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana”. Lo afferma il presidente della Regione Renato Schifani, a poche ore dalla denuncia delle opposizioni che lamentavano l’assenza di un’adeguata copertura finanziaria per la legge sostenuta, fra gli altri, dall’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.

E invece i soldi il governo li ha trovati: “La salute dei nostri giovani – aggiunge Schifani – è una priorità assoluta. Non possiamo permettere che le droghe distruggano il loro futuro. Questo provvedimento non è solo una risposta legislativa, ma rappresenta un impegno concreto da parte delle istituzioni per sostenere famiglie e comunità nella lotta quotidiana contro le forme di dipendenza. La nostra Regione – prosegue – sarà in prima linea, vicina a chi soffre, ma anche determinata nel contrastare il traffico e l’uso di sostanze stupefacenti sul nostro territorio. Il futuro appartiene ai giovani, e con questa norma vogliamo fare in modo che abbiano tutti gli strumenti necessari per affrontarlo al meglio, lontano da qualsiasi insidia”.

“Ci auguriamo che non si tratti di uno dei tanti spot ai quali questo governo ci ha ormai abituati”, dice dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars. “Da tempo insieme con le altre forze di opposizione chiediamo misure concrete contro i terribili effetti del crack che si diffonde sempre di più nel nostro territorio – aggiunge – ed anche di recente abbiamo avanzato diverse proposte nelle commissioni all’Ars. Adesso il presidente Schifani sembra essersi accorto della gravità di questo fenomeno, non si limiti agli annunci ma preveda già da ora lo stanziamento di questa somma nella finanziaria ed avvii un confronto serio tra governo, forze politiche e sociali per adottare le misure più idonee, anche ascoltando gli operatori e le associazioni che ogni giorno lavorano in prima linea nelle strade delle nostre città”.